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giovedì 24 maggio 2018

DOVE C'E' LA MADONNA IL DEMONIO NON ENTRA? / 2

San Luigi M. di Montfort.

Continuiamo a leggere alcuni paragrafi del Trattato della Vera Devozione a Maria del Montfort (riprendo all'inizio gli ultimi righi pubblicati ieri). Col suo stile a cavallo tra il  '600 e il '700, e tenendo conto del fatto che le sue osservazioni non sono esaustive ma solo esempi, le riflessioni di san Luigi di Montfort sono molto utili per esaminare lo stile della nostra devozione a Maria o almeno le parti d'ombra che ancora vi rimangono. 
(Nella edizione del "Trattato" pubblicata dai religiosi montfortani ci sono delle note semplici e preziose in calce al testo del Montfort, che rimettono questo testo nella luce dell'insegnamento e del vocabolario del Concilio Vaticano II, cosa molto utile! Per far vedere la distanza che ci separa culturalmente dal Montfort e come prendere il suo insegnamento senza svuotarlo, non ci può essere nulla di meglio di san Giovanni Paolo II. Il Montfort loda alcuni segni esterni, ricordando in particolare un pio padre gesuita che portava alla caviglia  una catenina in segno di "schiavitù d'amore verso la Madonna". Mai Giovanni Paolo II, che ha vissuto in modo così perfetto e con così tanti frutti lo spirito della consacrazione a Maria, si è sognato di mettersi una catenina alla caviglia!...)

PARTE SECONDA –
CAPITOLO SECONDO
DEFORMAZIONI DEL CULTO A MARIA [90]

Presupposte queste cinque verità, s'impone ora la scelta della vera devozione alla santissima Vergine. Oggi più che mai, infatti, vi sono false devozioni che si scambiano facilmente per vere. Da falsario e da ingannatore fine e sperimentato, il demonio ha già ingannato e mandato in perdizione numerose anime all'inferno con una falsa devozione alla Vergine. Ed ogni giorno si serve della sua diabolica esperienza per farne dannare molte altre, illudendole e facendole addormentare nel peccato, col pretesto di qualche preghiera mal detta e di qualche pratica esteriore da lui suggerita. Il falsario non altera, di solito, che l'oro e l'argento e rarissimamente gli altri metalli, perché non ne vale la pena. Così lo spirito maligno non falsifica tanto le altre devozioni quanto quelle a Gesù e a Maria - la devozione alla santa Comunione e quella alla santa Vergine - per ché esse sono, tra le devozioni, ciò che l'oro e l'argento sono tra i metalli. [91]
E dunque cosa importantissima: 1) conoscere le false devozioni alla santissima Vergine, per evitarle e quella vera per abbracciarla; 2) conoscere quale sia, fra le tante differenti forme di vera devozione alla Vergine santa, la più perfetta, la più gradita a lei, la più gloriosa per il Signore e la più santificante per noi, per preferirla. [92]
Vi sono, secondo me, sette specie di falsi devoti e di false devozioni a Maria: 1. i devoti critici; 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti interessati.
1. I devoti critici [93] Abitualmente i devoti critici sono dotti orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che in fondo hanno una certa qual devozione alla Vergine santa, ma criticano come contrarie al loro gusto quasi tutte le pratiche di pietà che le persone semplici compiono ingenuamente e santamente in onore della Madonna. Mettono in dubbio tutti i miracoli e i racconti riferiti da autori degni di fede, o tratti dalle cronache degli Ordini religiosi, attestanti le misericordie e la potenza della Vergine santissima. Si irritano nel vedere la gente semplice e umile inginocchiata a pregare Dio innanzi ad un altare o ad un'immagine di Maria, e talora all'angolo di una strada. Arrivano persino ad accusarla d'idolatria, come se adorasse il legno o la pietra. E vanno dicendo che, quanto a loro, non amano affatto queste devozioni esteriori e non sono così deboli di spirito da prestare fede a tanti racconti e storielle intorno a Maria Vergine! Allorquando si riferiscono loro le lodi meravigliose tributate dai santi Padri alla santa Vergine, o rispondono dicendo che quelli parlano da oratori, per iperbole, o ne alterano l'interpretazione. Questa specie di falsi devoti e di persone orgogliose e mondane è molto pericolosa. Essi fanno un torto immenso alla devozione verso la santissima Vergine e, col pretesto di distruggerne gli abusi, ne allontanano in modo efficace il popolo.
2. I devoti scrupolosi [94] I devoti scrupolosi sono persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre; di abbassare l'uno innalzando l'altra. Non sanno tollerare che si diano alla Vergine le lodi giustissime datele dai santi Padri. Vedono a malincuore che davanti ad un altare della Vergine santa stiano inginocchiate più persone che davanti al SS. Sacramento, come se le due cose fossero incompatibili e come se coloro che pregano la Vergine santa non pregassero Gesù Cristo per mezzo di lei! Non vogliono che si parli tanto spesso di Maria né che tanto spesso a lei si ricorra. Ecco alcuni detti a loro familiari: «A che pro tanti rosari, tante confraternite e devozioni esterne in onore del la Vergine santa? Quanta ignoranza in tali pratiche! È mettere in ridicolo la nostra religione. Parlateci piuttosto di coloro che sono devoti di Gesù Cristo (pronunciano spesso questo nome senza scoprirsi il capo: lo dico così tra parentesi!). Bisogna ricorrere a Gesù Cristo: egli è il nostro unico Mediatore. Si deve predicare Gesù Cristo: questa sì che è cosa seria!». Ciò che costoro vanno dicendo è vero in un certo senso. Rispetto, però, all'applicazione che essi ne fanno, per ostacolare la devozione a Maria, è molto pericoloso ed è una sottile insidia del maligno nascosta sotto il pretesto di un bene maggiore, perché mai si onora di più Gesù Cri sto, come quando si onora di più la Vergine santa. Infatti, si onora lei per onorare più perfettamente Gesù Cristo, e ci si rivolge a lei come alla via che conduce al traguardo verso cui tendiamo: Gesù Cristo. [95] La santa Chiesa, con lo Spirito Santo, benedice in primo luogo la Vergine santa e, poi, Gesù Cristo: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!» Gesù. Non perché la Vergine santa sia da più di Gesù Cristo o a lui uguale - sarebbe eresia intollerabile l'affermarlo -, ma perché è necessario benedire prima Maria per benedire in modo più perfetto Gesù Cristo. Diciamo dunque con tutti i veri devoti della Vergine santa, contro i suoi falsi devoti scrupolosi: «O Maria, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del seno tuo, Gesù».

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