Scontri Striscia di Gaza - La Presse. |
I Media ci rendono
conto degli scontri in Terra Santa e dell’appello del Papa. Chi ha
ragione tra i contendenti? E' difficile comprenderlo in una
situazione così complicata, ma il problema, al nostro umile livello, non è quello.
Il problema è che di violenza si muore, e non muoiono solo adulti ma anche ragazzini
che pensano di fare un grande atto eroico e bruciano una vita, è morta un bambina
di 8 mesi dopo aver inalato gli “innocui” gas lacrimogeni. Cosa ci faceva un
bebè sul luogo degli scontri, lontana da casa sua? L'ha portata in braccio lo
zio di 12 anni con il bus messa a disposizione dalla moschea per condurre i
manifestanti alla zona frontiera! Nessuno l'ha fatto scendere ... Non è dunque una bandiera da
mettere in giro per condannare la barbarie israeliana come fa qualcuno. Ma è
morta, vittima innocente di questo clima ideologico di follia generale! Muoiono
tanti feriti, e anche solo ammalati, per il blocco di Gaza: in questa situazione
di emergenza la povertà estenuante diventa disastro umanitario perché mancano i mezzi di sussistenza di base: acqua, cibo, elettricità, medicine ….
A livello dei “Grandi”,
da una parte e dall’altra, c'è chi soffia sul fuoco, incurante della vita dei
poveri e dei piccoli. Noi invece vogliamo proteggere la vita ad ogni costo.
A Gerusalemme sarà celebrata una veglia
di preghiera per la pace sabato prossimo, vigilia di Pentecoste, alle ore
17.00.
Digiuniamo e preghiamo anche noi sabato 19 per la Pace in Terra
Santa.
L’appello della Presidenza dei Vescovi Europei per la
pace in Terra Santa.
16 maggio 2018
Ci associamo alla Chiesa Cattolica in Terra Santa per
deplorare “l’ennesima esplosione di odio e di violenza, che sta insanguinando
ancora una volta la Terra Santa” in questi giorni. La Presidenza del CCEE vuole
testimoniare la vicinanza della Chiesa europea e accoglie l’invito
dell’Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, S.E.
Mons. Pierbattista Pizzaballa, per un tempo di preghiera per la pace in
Terra Santa.
In questo senso, la Presidenza del CCEE, per esprimere
con convinzione che la pace e la vita umana sono beni irrinunciabili e al di
sopra di qualsiasi interesse nazionale e internazionale, invita le comunità e
le singole persone, anche in Europa, a unirsi alla preghiera della Chiesa di
Gerusalemme, attraverso un tempo di raccoglimento e di preghiera per la pace e
la difesa della vita ad ogni costo, sabato 19 maggio, vigilia di Pentecoste.
S.Em. Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova
e Presidente del CCEE
S.Em. Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster e Vicepresidente CCEE
S.E. Mons. Stanisław Gądecki, Arcivescovo di Poznań e Vicepresidente CCEE
S.Em. Cardinale Vincent Nichols, Arcivescovo di Westminster e Vicepresidente CCEE
S.E. Mons. Stanisław Gądecki, Arcivescovo di Poznań e Vicepresidente CCEE
Nella giornata del 15 maggio è
stato pubblicato anche un comunicato dell'Assemblea degli Ordinari
Cattolici di Terra Santa, in cui si ribadisce la posizione, più volte ripetuta
dalla Santa Sede, "sulla necessità di rendere Gerusalemme una città aperta
a tutti i popoli, il cuore religioso delle tre religioni monoteiste, ed evitare
misure unilaterali"."Chiamiamo tutte le parti coinvolte a evitare
l'uso della violenza e a trovare modi per porre fine il prima possibile
all'assedio imposto a circa due milioni di palestinesi nella Striscia di
Gaza", si legge nel comunicato.
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