Ho preso una iniziativa non abituale. E forse
non sono stato capito da tutti, anche se sono contento del dialogo che ne è
scaturito e ringrazio molti dell’amicizia. Ho invitato ieri a firmare una
petizione di solidarietà per il Presidente Mattarella e vorrei spiegare il perché,
una volta sola, da presbitero e testimone della fede cristiana.
La nostra Nazione vive un momento veramente
molto delicato e rischioso. Il 4 marzo ci sono state elezioni politiche ma fino
ad oggi non abbiamo un governo normale. Ognuno è libero di pensare ed
esprimersi circa le cause che hanno portato a questa situazione. Si possono
commentare anche le scelte del Presidente della Repubblica e la loro opportunità.
Certo fa un po’ senso che persone che non hanno mai letto la Costituzione o che,
se la leggono non hanno la formazione necessaria per parlarne in modo competente,
sentenzino che il Presidente l’ha violata. Forse sarà utile ricordare che il Presidente
Mattarella è, oltre che un politico di lungo corso, anche un giurista di
formazione che ha insegnato all’Università per anni proprio Diritto
Parlamentare. Forse sarà utile ricordare che specialmente nel faticoso processo
di negoziato per la formazione del governo, molti, qualcuno con fastidio, hanno
notato il suo procedere in tutto conforme alla Costituzione. Forse servirà
ricordare che la Costituzione è la garanzia della Democrazia per tutti, non solo
dei vincitori di turno e che questo permette all’altra metà che questa volta non
ha vinto di non essere schiacciata.
Ora in questi giorni ci sono state
reazioni contro il Presidente della Repubblica che non seguono il buon senso di
chi vuole un vivere civile che unisca un popolo e favorisca il suo progresso, sono
indegne di persone che si dicono democratiche e a maggior ragione sono sbagliate
da parte di chi si dice cristiano.
Chi ha buon senso sa che non si possono
licenziare i cittadini, perché sono concittadini e non dipendenti, e che, quindi,
per formare un popolo bisogna tener conto di chi non la pensa come me, e garantire
tutti. Per questo servono Istituzioni e Simboli che servano e rappresentano l’unità
del popolo italiano. Il Presidente della Repubblica è una di queste Istituzioni
indispensabili per l’unità e quindi il futuro di un popolo. Non significa che come
uomini, tutti i Presidenti siano uguali o perfetti. Non lo sono nemmeno i Papi …
Però il Presidente della Repubblica è il Presidente della Repubblica. Anzi, come
francese ho costatato concretamente che il sistema politico italiano permette
di avere come Prima Carica dello Stato persone di grande valore e veramente super
partes, mentre nel regime presidenziale francese oppure americano, il
Presidente è più compromesso con la parte politica che lo ha eletto, per non dire
altro.
Offendere il Presidente della Repubblica
significa offendere la propria Nazione, l’unità del proprio popolo, il suo
presente e il suo futuro e quindi anche se stessi.
Ma in quanto cristiano, trovo un insegnamento
divino che mi dia indicazioni su come comportarmi in questi casi? Certamente!
Dice san Pietro nella sua prima lettera, al capitolo 2 (13-17): “13 State sottomessi ad ogni
istituzione umana per amore del Signore: sia al re come sovrano, 14 sia ai governatori come ai suoi inviati per punire i malfattori e
premiare i buoni. 15 Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il
bene, voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti. 16 Comportatevi
come uomini liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la
malizia, ma come servitori di Dio. 17 Onorate tutti, amate i vostri
fratelli, temete Dio, onorate il re.”
Anche san Paolo tocca l’argomento in modo molto chiaro scrivendo a
Timoteo (1Tm 2,1-8): “1 Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande,
suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, 2 per i re e per tutti quelli che stanno al
potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà
e dignità. 3 Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio,
nostro salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e
arrivino alla conoscenza della verità. 5 Uno solo, infatti, è Dio e uno
solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6 che ha
dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei
tempi stabiliti, 7 e di essa io sono stato fatto banditore e apostolo -
dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità. 8
Voglio dunque che gli uomini preghino,
dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese.”
Si tratta per Paolo di rispettare l’istituzione in quanto tale (mica
gli imperatori o i piccoli re orientali non erano corrotti in quel tempo!!!) per amore del Signore. È importante
notare inoltre che san Paolo punta innanzitutto sul dovere di aiutare tutti a
salvarsi, e la salvezza passa attraverso l’evangelizzazione che deve
primeggiare sull’impegno politico. Quindi la salvezza eterna prima del
benessere sociale e politico! Ma notiamo che l’evangelizzazione è facilitata da
una vita sociale pacifica e degna (anche economicamente) e dal rispetto delle
Istituzioni e non da un clima di contrapposizione sociale e di agitazione di
piazza. L’antisistema che qualcuno propone come la soluzione a tutti i problemi,
ahimè non lo è mai. La Storia ce lo testimonia con costanza. Solo gli ignoranti
o gli smemorati possono infiammarsi tanto per la vittoria di un partito o di un
progetto politico. I cristiani poi sanno che esiste il peccato originale!
Certamente votare è buono ed è pure un dovere, e si cerca con attenzione il
miglior candidato, il miglior progetto. Conta certamente la buona amministrazione,
il buon governo. Ma pensare che se qualcuno arriva al governo tutto si aggiusterà
e che se non ci riesce tutto crolla, è da bambini! Le urla, gli insulti, le
messe sotto accusa, gli auguri funesti non vengono dallo Spirito di Gesù ma da
un altro spirito.
La
prospettiva di Gesù è chiara: è quella del sale e della luce, del lievito nella
pasta. Non di conquistare il potere ma di rimboccarsi le maniche e operare il
bene dal basso, in prima persona. “Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene,
voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti. Comportatevi come uomini
liberi, non servendovi della libertà come di un velo per coprire la malizia, ma
come servitori di Dio. Onorate tutti, amate i vostri fratelli, temete Dio, onorate il re.
Solo
da lì può partire tutto il resto.
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