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mercoledì 23 maggio 2018

DOVE C'E' LA MADONNA IL DEMONIO NON PUO' ENTRARE! E' PROPRIO VERO?

S. Luigi Maria Grignon de Montfort.

Papa Francesco ha scritto in un tweet che “dove c'è la Madonna il demonio non può entrare”. È una grande e consolante verità e un incoraggiamento ad affidarci in tutto alla Vergine Santa come fanno lo stesso papa Francesco e i suoi predecessori. Tra tutti ricordiamo san Giovanni Paolo II che mise sul suo stemma episcopale il “Totus Tuus” proposto da san Luigi Maria di Montfort, e lo mantenne quando fu eletto vescovo di Roma.
È però necessario comprendere bene questa affermazione di papa Francesco. Non esiste magia, né automatismi, né formule magiche nel Cristianesimo, e la frase di papa Francesco che corrisponde alla migliore tradizione spirituale della Chiesa deve incoraggiare la nostra debolezza, a condizione però che siamo in buona fede e disposti ad un cammino di conversione personale totale. Esistono le malattie spirituali tra i cristiani, anche tra i devoti della Madonna e del Rosario!, anzi, come ci mette in guardia lo stesso Luigi di Montfort nel suo Trattato della Vera Devozione a Maria, esistono i falsi devoti e le false devozioni.
Mentre invito tutti a leggere (o rileggere) questo meraviglioso libretto dal quale Giovanni Paolo II disse di aver imparato come amare Maria, voglio pubblicarne in più volte alcuni estratti che parlano proprio delle contraffazioni della devozione a Maria e poi delle caratteristiche della Vera Devozione.

QUINTA VERITÀ - Data la nostra debolezza e fragilità, ci è molto difficile mantenere le grazie e i tesori ricevuti da Dio. 1) Perché portiamo questo tesoro, che vale più del cielo e della terra, in vasi di creta, vale a dire in un corpo corruttibile e in un'anima debole ed incostante che un nulla sconcerta e abbatte. [88] 2) Perché i demoni, che sono ladri astuti, cercano di prenderci alla sprovvista per derubarci e svaligiarci. A tal fine, spiano giorno e notte il momento favorevole. Si aggirano di continuo intorno a noi per divorarci e toglierci in un momento, con un peccato, quanto abbiamo potuto guadagnare di grazie e di meriti in parecchi anni. La loro malizia, la loro esperienza, le loro insidie e il loro numero devono farci temere infinitamente tanta sventura, sapendo che persone più ricolme di grazie, più ricche di virtù, più mature per esperienza e più elevate in santità sono state sorprese, derubate e infelicemente spogliate. Ah, quanti cedri del Libano e stelle del firmamento si sono visti cadere miseramente e perdere in poco tempo tutta la loro altezza e il loro splendore! Da che cosa dipende questo strano cambiamento? Non certo da mancanza di grazia - la grazia è data a tutti - ma da mancanza di umiltà. Si credevano più forti e più sufficienti di quanto non fossero, si sono fidati e appoggiati su se stessi, hanno creduto la loro casa abbastanza sicura e le loro casseforti abbastanza solide per custodire il prezioso tesoro della grazia. Così, per questo loro appoggio impercettibile su se stessi - anche se pareva loro di contare soltanto sulla grazia di Dio - il Signore giustissimo ha permesso che siano stati derubati e abbandonati a se stessi. Ahimè! Se avessero conosciuto la meravigliosa devozione che sto per spiegare, avrebbero affidato il loro tesoro alla Vergine potente e fedele. E lei l'avrebbe custodito come un bene proprio, anzi se ne sarebbe fatto un dovere di giustizia. [89] 3) È difficile perseverare nello stato di grazia, a causa dell'incredibile corruzione del mondo. Il mondo, infatti, è corrotto a tal punto, che gli stessi cuori religiosi sono ricoperti quasi necessariamente se non dal suo fango, almeno dalla sua polvere. È davvero una specie di miracolo se qualcuno rimane saldo in mezzo a questo impetuoso torrente senza essere o sommerso dalle onde o depredato dai pirati e dai corsari, in mezzo a questa aria inquinata senza rimanerne danneggiato. La Vergine fedelissima, e mai vinta dal demonio, opera un tale miracolo a favore di quelli e quelle che l'amano nella forma migliore.

PARTE SECONDA –
CAPITOLO SECONDO
DEFORMAZIONI DEL CULTO A MARIA [90]
Presupposte queste cinque verità, s'impone ora la scelta della vera devozione alla santissima Vergine. Oggi più che mai, infatti, vi sono false devozioni che si scambiano facilmente per vere. Da falsario e da ingannatore fine e sperimentato, il demonio ha già ingannato e man dato in perdizione numerose anime all'inferno con una falsa devozione alla Vergine. Ed ogni giorno si serve della sua diabolica esperienza per farne dannare molte altre, illudendole e facendole addormentare nel peccato, col pretesto di qualche preghiera mal detta e di qualche pratica esteriore da lui suggerita. Il falsario non altera, di solito, che l'oro e l'argento e rarissimamente gli altri metalli, perché non ne vale la pena. Così lo spirito maligno non falsifica tanto le altre devozioni quanto quelle a Gesù e a Maria - la devozione alla santa Comunione e quella alla santa Vergine - per ché esse sono, tra le devozioni, ciò che l'oro e l'argento sono tra i metalli. [91]
E dunque cosa importantissima: 1) conoscere le false devozioni alla santissima Vergine, per evitarle e quella vera per abbracciarla; 2) conoscere quale sia, fra le tante differenti forme di vera devozione alla Vergine santa, la più perfetta, la più gradita a lei, la più gloriosa per il Signore e la più santificante per noi, per preferirla. [92]
Vi sono, secondo me, sette specie di falsi devoti e di false devozioni a Maria: 1. i devoti critici; 2. i devoti scrupolosi; 3. i devoti esteriori; 4. i devoti presuntuosi; 5. i devoti incostanti; 6. i devoti ipocriti; 7. i devoti interessati.


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