Pray for Charlie |
Non possiamo non parlare del
piccolo Charlie Gard che la giustizia inglese poi europea ha condannato a
morte. Non si può non pregare per lui e per i suoi genitori. E per coloro che lo
hanno condannato a morire per soffocamento dopo sedazione profonda.
Ma oggi la sua morte è stata
rinviata. Per quanto tempo?
Ci sono molti interrogativi
e la Chiesa mette in guardia contro l’accanimento terapeutico. Ma come comprendere
che di fronte a genitori che vogliono tentare un’ultima chance per il loro bambino,
senza pesare sulle finanze pubbliche, grazie a fondi raccolti dall’iniziativa
popolare, dalla misericordia che abita il cuore della gente e da quell’intuito
di vita che porta le persone comuni a cercare soluzioni lì dove non esistono
ancora, questa speranza profonda che certamente si appoggia in Dio e nobilita così
fortemente l’essere umano, ci sia un altro accanimento certo, che è quello della
prevaricazione dei diritti dei genitori a beneficio della morte?
La cultura della morte abita
da tanto tempo nel Nord Europa e in particolare nel Regno Unito più che
nelle nostre zone (dove però, purtroppo, fa progressi costanti e molto veloci). Senza il dono della fede l'uomo ha come orizzonte solo la morte. Un’esperienza interessante è quella di andare nel cosiddetto “Cimitero degli Inglesi” in zona Miano nel comune di Napoli. È un bellissimo giardino, memoriale dei soldati del Commonwealth caduti durante la Campagna d’Italia (quasi tutti giovanissimi!! Ho letto da qualche parte che la guerra è una cosa voluta da vecchi per far morire dei giovani! ). Ora, non c'è nulla di più tradizionale delle iscrizioni funerarie, con frasi fatte. In un tempo in cui la quasi totalità delle iscrizioni nei cimiteri italiani sarebbero state improntate alla fede cristiana, già si leggono sulle stele di questo “cimitero” molte frasi dichiaratamente agnostiche o atee, senza speranza di fronte alla morte.
nelle nostre zone (dove però, purtroppo, fa progressi costanti e molto veloci). Senza il dono della fede l'uomo ha come orizzonte solo la morte. Un’esperienza interessante è quella di andare nel cosiddetto “Cimitero degli Inglesi” in zona Miano nel comune di Napoli. È un bellissimo giardino, memoriale dei soldati del Commonwealth caduti durante la Campagna d’Italia (quasi tutti giovanissimi!! Ho letto da qualche parte che la guerra è una cosa voluta da vecchi per far morire dei giovani! ). Ora, non c'è nulla di più tradizionale delle iscrizioni funerarie, con frasi fatte. In un tempo in cui la quasi totalità delle iscrizioni nei cimiteri italiani sarebbero state improntate alla fede cristiana, già si leggono sulle stele di questo “cimitero” molte frasi dichiaratamente agnostiche o atee, senza speranza di fronte alla morte.
Diceva Madre Teresa di
Calcutta tanto tempo fa: “se una madre può uccidere il proprio stesso bambino,
cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me? Nulla”.
Nulla può essere vietato. Ci si arriva per gradi, ma ci si arriva sicuramente
se ogni uomo non scopre di essere amato da Dio, gratuitamente, misericordiosamente, per sé stesso, per
sempre. Bisogna evangelizzare. Questa è la vera forza che fermenta una società
e permette, liberamente, di condividere i valori a favore della vita.
Allora, quasi 40 anni fa, l’aborto di massa e legalizzato era una cosa relativamente
nuova nelle nostre società. Da allora quanto cammino…: stiamo arrivando all’eutanasia di Stato obbligatoria.
Oggi la condanna di Charlie è stata rinviata, ma invece
è morta Simone Weil, celebrata come una grande persona. È celebrata anche per aver aperto questo cammino dell'aborto di massa, facendo votare nel 1975 in Francia una legge che depenalizzava l’aborto.
No, non
dire aborto, fa brutto, bisogna dire “interruzione volontaria di gravidanza”, meglio
ancora se si dice IVG, è più elegante. Bisogna essere misericordiosi.
Speranza per il piccolo Charlie
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