«Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla
malattia, è un impegno d’amore che Dio affida ad ogni uomo». È il tweet diffuso
ieri da Papa Francesco. Non cita il piccolo Charlie Gard, ma il pensiero
va a lui e forse, leggendo questo tweet, dopo che le varie istituzioni
all'unanimità hanno decretato la sua morte "misericordiosa" (per non
farlo soffrire!), qualche operatore sanitario farà obiezione di coscienza nell'ucciderlo, qualcun altro si interrogherà.
Ma il papa
dice molto di più in questo breve tweet. Enuncia un principio generale sul
valore della coscienza di ogni uomo.
Mio nipote, istruttore di
tiro, che sta facendo in Francia un lavoro che trovo molto prezioso sulla
legittima difesa, quando addestra in particolare dei membri delle forze dell’ordine
dice loro: “non siete agenti di polizia o gendarmi ma ognuno è un uomo che ha
davanti a sé altri uomini, ha davanti a sé la vita del o degli aggressori e quella
della o delle persone che vuol difendere. Non ti puoi nascondere dietro il
regolamento”. Fa appello alla coscienza e alla dignità profonda dell’uomo.
Anche
la parte pratica dell’addestramento che consiste nell’imparare dei gesti in
modo da possederli totalmente, mira a rendere il soggetto pienamente libero di
scegliere sul momento la condotta da adottare.
Di
fronte alla vita, anche negli altri suoi molteplici aspetti, ogni uomo deve essere
responsabile e reagire. Non si tratta di uccidere altre persone per difendere la vita come hanno fatto
purtroppo alcuni pro-life negli Stati Uniti entrando armati nella struttura
dove si doveva praticare un aborto per esempio, o “ammazzare” la vita delle persone
o di un gruppo per difendere la giustizia e il diritto. Si tratta, come dice il
papa di un “impegno di amore” e l’amore non uccide, l’amore crea maturità. Dice
san Paolo ai Corinti: “La carità è paziente, è
benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non
manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto
del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto
copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.” (1 Cor 13,4-7). Però nemmeno si arrende la Carità. E' un arte difficile da imparare, coniugare dolcezza, rispetto, umiltà e determinazione.
Il
papa nelle sue frasi preferite insegna che “l’unità è superiore alle differenze" e che "bisogna saper smettere il conflitto” però proprio il suo concetto di “unità poliedrica”
dice quanto per lui non va azzerato il valore di ogni singolo, di ogni singola parte.
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