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giovedì 22 giugno 2017

SOPPORTARE LA FOLLIA DI CRISTO / giovedì XI sett. T.O.

Crocifisso di San Damiano
Scrivevo l’altro giorno che l’altezza dell’ideale cristiano è segno della sua verità. Infatti l’uomo, quando fabbrica una religione non osa proporre l’assoluto ma proietta ciò che ha nel cuore. Basta guardare come si comportano gli dèi pagani, greci o romani o delle religioni orientali. Basta guardare l’ideale morale che propone l’Islam, facendone una critica proprio al Cristianesimo: per l’Islam Dio non può esigere dall’uomo ciò che è al di sopra delle sue forze. I musulmani vedono che i cristiani dicono e non fanno, propongono cose bellissime ma poi non fanno meglio degli altri se non peggio. Concludono che è più giusto chiedere all’uomo ciò che è capace di fare, modellare la religione sull’uomo. L’unico problema è che l’uomo un essere in cammino, che cambia continuamente, percorrendo la via della Vita o la via della Morte “e la differenza è grande fra queste due vie” (Didachè 1.1.), va verso l’integrazione o verso la disgregazione della sua personalità, verso la Luce o verso l’Oscurità. Questo cambia tutto. Perché è in cammino, l'uomo è salvato dalla Grazia e non dalla Legge. L'Islam è Legge.


Invece san Paolo, afferrato e illuminato da Cristo, propone ai cristiani di Corinto la totalità dell’Amore, pur sapendo che, umanamente, come punto di partenza, questi cristiani non sono un granché. Ma proprio “perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Giovanni 1,17), il giusto è giustificato dalla fede e non dalle sue capacità, e la fede opera in modo straordinario. Se il peggiore degli uomini si rivolge a Dio con cuore sincero, egli viene giustificato gratuitamente per mezzo di Cristo e può diventare un grande santo. San Francesco parlava in tutta sincerità quando diceva: “se il peggiore degli uomini ricevesse solo la metà delle grazie che ho ricevuto io, diventerebbe santo il doppio di me”.

Non guardare al tuo peccato, al tuo passato. Non conta se tu ti converti. Ma accettiamo questa follia da parte di san Paolo che ci vuole santi? Sei pronto a permettere allo Spirito Santo di trasformare la tua vita?

Questo non toglie le oscurità, i tentennamenti e anche gli errori di valutazione. San Paolo confessa che forse ha sbagliato in qualche cosa. Vediamo con trepidazione la fatica che fa papa Francesco a portare avanti l’opera di trasparenza delle finanze in Vaticano. Per la seconda volta la persona scelta da lui per controllare i conti si ritira. San Francesco era cosciente dei suoi limiti e per questo motivo scelse come suo successore una persona che aveva le qualità che mancavano a lui. Ma poi, frate Elia si rivelò un disastro completo … Solo uno è Dio. Ma i santi hanno alimentato il loro desiderio di Dio e per questo li ricordiamo e sono i nostri maestri di vita.



Prima Lettura   2 Cor 11, 1-11
Vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio. 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 
Fratelli, se soltanto poteste sopportare un po’ di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo. 
Infatti, se il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ora, io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi “super apostoli”! E se anche sono un profano nell’arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a voi.
O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio? Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedòia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. Cristo mi è testimone: nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acàia! Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 110
Le opere delle tue mani sono verità e diritto.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano. 

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine. 

Canto al Vangelo
    Rm 8,15
Alleluia, alleluia.

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, 
per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!».
Alleluia.


Vangelo   
Mt 6, 7-15
Voi dunque pregate così.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome, 
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti 
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione, 
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

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