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lunedì 19 giugno 2017

QUESTO E' IL MIO CORPO, PRENDETE E MANGIATE / Domenica del Corpus Domini

Come devo ricevere il corpo di Cristo? Direttamente in bocca o sulle mani? È un aspetto secondario riguardo alla sostanza ma molto significativo.

Tutto ciò che riguarda il cibo, le abitudini alimentari e la loro sacralizzazione simbolica riveste una grande importanza pratica e ha un impatto immediato. Non a caso gli ebrei che sono i nostri fratelli maggiori nella fede hanno sviluppato, come noi e più di noi, ricette specifiche per ogni festa religiosa. I bambini si ricordano della festa, e quindi anche del suo contenuto storico e dottrinale, attraverso i dolci! 
Però i dolci sono diversi secondo le regioni in cui vivono gli ebrei, tenendo conto degli ingredienti facilmente reperibili in loco. Così anche i modi di fare nella Chiesa di una data epoca non possono essere assolutizzati, sopratutto se sono modi di fare nati cinquecento o mille anni fa.

Per questo motivo, il Concilio Vaticano II, appoggiandosi al lavoro dei vari movimenti di ricerca storica e spirituale che lo hanno preceduto, ha rimesso in valore la Scrittura e la Tradizione primitiva della Chiesa.


Di conseguenza, fin dagli anni ’70 in Francia e in altri paesi, nei primi anni ’90 in Italia, i fedeli sono stati autorizzati a ricevere la Comunione sulle mani. È stato indicato loro, a parte le disposizioni interiori che non cambiano, degli atteggiamenti del corpo da assumere, ripresi dalla Tradizione più antica e ispirati al buon senso e alla prudenza. In particolare, e non mi stancherò di ripeterlo, bisogna consumare immediatamente la particola e farlo davanti al ministro dell’Eucaristia. Se qualcuno vedesse un altro fedele fare diversamente, lo richiami con gentilezza ma senza esitazione e, se è il caso, informi chi di dovere.

Ricevere la comunione sulle mani non è stato imposto a nessuno e c'è sempre la libertà di riceverla direttamente nella bocca come prima.

Dopo 50 anni che nel mondo cattolico si è ripreso questo gesto, quasi 30 in Italia, c'è ancora gente che sembra molto turbata, e girano “rivelazioni ad anime privilegiate” che dicono che Gesù non vuole che si riceva la Comunione sulle mani, che questo indebolisce la fede e la vita spirituale….

Nei primi secoli, quando tutti i battezzati “prendevano e mangiavano”, la Chiesa era forte, evangelizzava, era madre di martiri, pronti a morire piuttosto che di rinunciare alla celebrazione dell’Eucaristia e alla loro fede. Certamente ricevere il corpo di Cristo sulle mani non indebolisce nessuno. Anche oggi comunità molto missionarie hanno l’abitudine di comunicarsi ricevendo il corpo di Cristo sulle mani.
L'importante è avere coscienza di ciò che si fa. Ma anche il gesto significa e ricevere la Comunione sulle mani esprime aspetti spirituali di grandissima ricchezza.


Non ha detto Gesù “prendete e mangiate?”. Anch’io ho visto santini di prima comunione del XIX° secolo dove si rappresenta Gesù, vestito da prete tridentino, con l'Altare rivolto le spalle al popolo, che comunica gli Apostoli inginocchiati alla balaustra. Ma questo sono pie rappresentazioni sentimentali ma senza base storica, probabilmente fatte in buona fede da chi proietta la propria tradizione recente sul passato. Proprio per fugare questa ignoranza e ritrovar la forza delle Parole della Tradizione, lo Spirito Santo ha voluto che si celebrasse il Concilio Vaticano II. 

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