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lunedì 5 giugno 2017

SUCCESSO E PIETRE SCARTATE / lunedì IX settimana del T.O.

Tobi cieco benedice il figlio prima
della sua partenza  in viaggio
accompagnato dall'Angelo Raffaele
Noi cerchiamo il successo. Anche Gesù cerca di raggiungere dei risultati. Solo che Gesù, fin dalla sua vita terrena, si distingue in modo radicale dalla mentalità comune: cerca solo la Gloria di Dio come fine e nei mezzi. Come fine, la Gloria di Dio, che è adorazione, comprende tutto ciò che è il vero bene delle persone e dell’intero Creato. Non è disincarnata. Anzi, “trascina con sé” tutte le facoltà dell’uomo, impegnandolo in tutti i campi del sapere e dell’operare.

Gesù non cede mai al “il fine giustifica i mezzi”. Egli sa – come diceva un grande spirituale non cristiano – che da una ghianda non nasce una spiga di grano ma una quercia. Invece noi, se non siamo convinti del tutto che il peccato sia buono, nel fondo del cuore probabilmente crediamo almeno un po’ che il peccato ci renderebbe felice se fosse permesso da Dio. E come minimo pensiamo che spesso il peccato sia l’unica soluzione. Vedi, per esempio, le “bugie a fin di bene” di cui sono piene le nostre giornate.

Qualche prete predica il successo come segno che sei fedele a Dio. Riesce a scrivere che se la tua azienda è in fallimento oppure che non riesci a sfamare la tua famiglia è perché non sei fedele a Dio! È una bestemmia bell’e buona!


Certo, le virtù significano anche ordine e sono la base della riuscita anche umana. La fedeltà a Dio non può coprire la pigrizia o il disimpegno. Ma Gesù, il nostro maestro, Colui che è la virtù, finisce scartato e abbandonato. Quanti santi sono stati sconosciuti e respinti fino alla fine e hanno cominciato a raccogliere una messe immensa solo dopo la loro morte! Santa Teresina fino alla sua fine era totalmente sconosciuta e perfino disprezzata da quasi tutta la sua comunità.

Uno degli argomenti più forti dei musulmani per giustificare la loro fede in Maometto come Profeta è proprio il successo che ha caratterizzato la sua vita. Le teorie di Karl Marx hanno avuto un immenso successo e il suo libro, “Il Capitale”, è stato tradotto in tante lingue. Ma non conteneva la verità. Ha fatto molto danno. Il successo non è sempre sinonimo di bene.

Infatti noi siamo la “religione del patibolo”, dell’insuccesso. I farisei cercavano il successo e la gloria umana, per questo hanno scartato Gesù e i piccoli e semplici. Ma Dio gli ha reso giustizia costituendolo Pietra d’Angolo assieme al suo popolo di umili.
Tobi crede alla "religione del Patibolo" rischiando la vita per seppellire gli ebrei vittime della violenza. I suoi vicini invece di ammirare il suo coraggio lo deridono. Il suo comportamento gli sembra non saggio ma sciocco. Invece di avere successo per la sua virtù e obbedienza a Dio, Tobi e tutta la sua famiglia saranno messi a durissima prova.

Quante volte anche noi scartiamo Gesù nella nostra vita quotidiana?

Prima Lettura   Tb 1,3; 2,1b-8
Tobi seguiva le vie della verità.

Dal libro di Tobìa
Io, Tobi, passavo tutti i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Nìnive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine. 
Per la nostra festa di Pentecoste, cioè la festa delle Settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobìa: «Figlio mio, va’, e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Nìnive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni, figlio mio». 
Tobìa uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: «Padre!». Gli risposi: «Ebbene, figlio mio?». «Padre – riprese – uno della nostra gente è stato ucciso e gettato nella piazza; l’hanno strangolato un momento fa». Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l’uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. Ritornai, mi lavai e mangiai con tristezza, ricordando le parole del profeta Amos su Betel:
«Si cambieranno le vostre feste in lutto,
tutti i vostri canti in lamento».
E piansi. Quando poi calò il sole, andai a scavare una fossa e ve lo seppellii. 
I miei vicini mi deridevano dicendo: «Non ha più paura! Proprio per questo motivo lo hanno già ricercato per ucciderlo. È dovuto fuggire e ora eccolo di nuovo a seppellire i morti».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 111
Beato l’uomo che teme il Signore.
 
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.

Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.

Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.   

Canto al Vangelo 
  Ap 1,5 
Alleluia, alleluia.

Gesù Cristo,
testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati 
e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.
Alleluia.


Vangelo  
 Mc 12, 1-12
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]: 
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero. 
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.


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