Guercino - Sant Antonio e il bambino |
Sant’Antonio di Padova, un santo incredibilmente giovane e veloce. Muore a 36 anni con una esperienza e una raccolta di frutti di santità
e apostolici che potrebbero far invidia a chi dovesse lavorare per 100 anni
nella vigna del Signore.
Nel medio evo ci si svegliava presto alla vita. Era necessario.
Ma san Francesco si converte a 24 anni. Sant’Antonio invece entra in monastero
a 15 anni dopo aver già fatto le sue scelte di ragazzo, riguardo alla purezza e
alla visione del mondo. Decide per Cristo. 15 anni! A 17 chiede di andare
lontano da Lisbona per vivere più integralmente la sua consegna a Cristo (la
storiella della fidanzata e del voto per salvare il cugino che si vede nel film
è una invenzione. Per di più è una invenzione molto infelice perché fa capire che
sant’Antonio si sente costretto malgrado se stesso a rimanere frate per via del
voto. Atroce!).
Per lui si fa eccezione alla regola che voleva che uno
non diventasse prete prima dei 30 anni. Lui lo sarà a 25 anni. Questo corrisponde
all’incontro con i martiri francescani del Marocco e il modo di vivere dei frati
minori. Subito lascia il convento degli agostiniani, con la benedizione dei
suoi superiori! Per farsi frate minore. Pochi mesi ed eccolo in viaggio verso
il Marocco, pronto a versare il sangue per Cristo e le anime di chi non lo
conosce.
Ma Dio distrugge il suo progetto. Questo è il passaggio cruciale della sua vita. Eppure era un
progetto santo, generoso, coraggioso. Di traverso si mettono una forte malattia in Marocco,
e una
terribile tempesta nel viaggio di ritorno che provocano un approdo
fortunoso in Sicilia. Dopo due mesi di convalescenza, Antonio va al Capitolo
Generale ad Assisi per trovare una collocazione ma in un primo tempo nessuno lo
pensa. Questo fa venire in mente un altro grande santo, il cardinale Newman che
a 27 anni con una carriera santa davanti a sé vede la sua vita travolta dalla
malattia e cambierà totalmente atteggiamento. In questa occasione egli cesellerà
la su preghiera più famosa: “Guidami tu Luce Gentile! Da me, la mia strada, io
volli vedere, dimentica quei giorni, un passo, solo il primo passo, guidami tu”
…
Ecco Antonio che si ritrova a celebrare Messa per 4 - 5 frati eremiti, persi nelle montagne. Ma anche nel nascondimento senza scadenze dell’eremo
di Montepaolo, dove Antonio non si adagia sul suo statuto di sacerdote, ma lava
i piatti e spazza la casa, egli non rimarrà a lungo. Ormai in tutto docile allo
Spirito è questi che impone i ritmi e ... accelera . Nel giro di 8 anni Antonio sarà
predicatore infaticabile in Romagna, poi in Francia a Montpellier, in seguito a
Limoges dove sarà anche provinciale, poi di ritorno in Romagna anche lì
provinciale e predicatore e maestro di Teologia. In due soggiorni sarà a Padova
per circa 12 mesi in tutto. Raccogliendo frutti incredibili di conversioni durante
la quaresima, intervenendo in Comune a favore di chi è gravato da debiti, egli si
avvia al tramonto. Muore vicino a Padova il 13 giugno 1231. Anche nel riconoscimento
dei suoi meriti egli brucia le tappe: sarà canonizzato l’anno dopo la sua
morte.
Decìditi per Cristo! Oggi - Ma io non voglio farmi frate
o suora e sopratutto non voglio morire giovane! Il mondo ha bisogno di cristiani,
e tra loro tanti laici che sappiano ordinare le realtà del mondo al Regno di Dio.
La maggior parte dei santi vive a lungo, liberi da vizi e con la forza della pace
interiore. Certo se avessimo la conoscenza e l’amore di Dio che abitava il
cuore dei santi vedremmo probabilmente l’eventualità della morte in modo assai
diverso. Antonio si è spento col sorriso sulle labbra esclamando: “Io vedo il
mio Signore!”
Prima Lettura 2
Cor 1, 18-24
Gesù, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì».
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo che abbiamo predicato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì». E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute «sì». Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria.
E' Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori.
Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corìnto.
Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Risplenda su di noi la luce del tuo volto, o Signore.
Meravigliosa è la tua alleanza,
per questo le sono fedele, Signore.
La tua parola nel rivelarsi illumina,
dona saggezza ai semplici.
Apro anelante la bocca,
perché desidero i tuoi comandamenti.
Volgiti a me e abbi misericordia,
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola
e su di me non prevalga il male.
Salvami dall'oppressione dell'uomo
e obbedirò ai tuoi precetti
Canto al Vangelo Mt 5,16
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mt 5, 13-16
Voi siete la luce del mondo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il mòggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
Gesù, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì».
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo che abbiamo predicato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui c'è stato il «sì». E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute «sì». Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria.
E' Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo, e ci ha conferito l'unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito Santo nei nostri cuori.
Io chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corìnto.
Noi non intendiamo far da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perché nella fede voi siete già saldi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Risplenda su di noi la luce del tuo volto, o Signore.
Meravigliosa è la tua alleanza,
per questo le sono fedele, Signore.
La tua parola nel rivelarsi illumina,
dona saggezza ai semplici.
Apro anelante la bocca,
perché desidero i tuoi comandamenti.
Volgiti a me e abbi misericordia,
tu che sei giusto per chi ama il tuo nome.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola
e su di me non prevalga il male.
Salvami dall'oppressione dell'uomo
e obbedirò ai tuoi precetti
Canto al Vangelo Mt 5,16
Alleluia, alleluia.
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Alleluia.
Vangelo Mt 5, 13-16
Voi siete la luce del mondo.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il mòggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
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