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giovedì 1 giugno 2017

ABORTO, BAMBINI BUTTATI DAL BALCONE E OMICIDI PER FUTILI MOTIVI

Rimaniamo allibiti di fronte a certe notizie, troppo frequenti, come quella del bambino partorito in bagno e gettato dal balcone sulla strada, "senza che il compagno si fosse accorto che lei era incinta", oppure   notizie di violenza domestica che sono in reale aumento e di una non cultura della vita che si diffonde. 

Come reagire? Seguire i sentimenti che ci vengono nel cuore che sono forse di disgusto, oppure di collera, scoraggiamento, condanna … ? 
Forse Gesù e la Madonna non sentono innanzitutto una grande compassione per la sofferenza di questi figli vittime del male anche attraverso un percorso di tenebre?

Certamente, proprio quando ci sentiamo un po’ più le spalle al muro conviene cercare in Gesù e nel Vangelo il modo giusto di reagire e non seguire la nostra reazione istintiva che potrebbe essere troppo pagana.
È bello trovare anche esempi che ci sostengono e ci ispirano. Ho ripreso dal sito Aleteia questa lettera di don Andrea Bellò. Vale la pena leggerla.
Qualcuno inneggia all'aborto sui muri di una parrocchia, il "don" risponde così...
Leggete la bella risposta di Don Andrea Bellò, della parrocchia di San Michele Arcangelo e Santa Rita, a Milano, a chi ha voluto deturpare la chiesa con una scritta pro-aborto.

Caro scrittore anonimo di muri,
Mi dispiace che tu non abbia saputo prendere esempio da tua madre. Lei ha avuto coraggio. Ti ha concepito, ha portato avanti la gravidanza e ti ha partorito. Poteva abortirti. Ma non l’ha fatto. Ti ha allevato, ti ha nutrito, ti ha lavato e ti ha vestito. E ora hai una vita e una libertà. Una libertà che stai usando per dirci che sarebbe meglio che anche persone come te non ci dovrebbero essere a questo mondo. Mi dispiace ma non sono d’accordo. E ammiro molto tua mamma perché lei è stata coraggiosa. E lo è tutt’ora, perché, come ogni mamma, è orgogliosa di te, anche se ti comporti male, perché sa che dentro di te c’è del buono che deve solo riuscire a venire fuori. L’aborto è il “non senso” di ogni cosa. È la morte che vince contro la vita. È la paura che vince su un cuore che invece vuole combattere e vivere, non morire. È scegliere chi ha diritto di vivere e chi no, come se fosse un diritto semplice. É un’ideologia che vince su un’umanità a cui si vuole togliere la speranza. Ogni speranza. Io ammiro tutte quelle donne che pur tra mille difficoltà hanno il coraggio di andare avanti. Tu evidentemente di coraggio non ne hai. Visto che sei anonimo. E già che ci siamo vorrei anche dirti che il nostro quartiere è già provato tanti problemi e non abbiamo bisogno di gente che imbratta i muri e che rovina il poco di bello che ci è rimasto. Vuoi dimostrare di essere coraggioso? Migliora il mondo invece di distruggerlo. Ama invece di odiare. Aiuta chi è nella sofferenza a sopportare le sue pene. E dai la vita, invece di toglierla! Questi sono i veri coraggiosi! Per fortuna il nostro quartiere, che tu distruggi, è pieno di gente coraggiosa! Che sa amare anche te, che non sai neanche quello che scrivi!

Io mi firmo:
don Andrea

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