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martedì 20 giugno 2017

AMATE I VOSTRI NEMICI / martedì XI sett. T.O.

AMATE I VOSTRI NEMICI - VENGO PRESTO
Quando stavo alla ricerca della Verità, il confronto con l’Islam, vissuto dalle persone semplici che lavoravano con me, mi ha aiutato molto. Notavo che avevano molti valori simili a ciò che annunciava il Cristianesimo. Questo mi portava a chiedermi cosa il Cristianesimo portava di specifico, di unico. E ho compreso lì, in Algeria, che lo specifico del Cristianesimo era quello che Gesù ci dice oggi: l’Amore ai nemici.

La cosiddetta “regola d’oro” presente in molte religioni dice: "Non fare agli altri ciò che non vuoi fatto a te!" Magari tutti la mettessero in pratica! Ma Gesù la rovescia: “Fai agli altri tutto ciò che vuoi che gli altri facciano a te”.

Questo è chiaramente inarrivabile se non hai la grazia con te. Ma, paradossalmente, è una Luce che rende unico e credibile il Cristianesimo, con i Santi che hanno mostrato quanto è bella una vita che si lascia illuminare da questa Parola. Un giovane berbero che chiedeva il battesimo al Cardinal Lavigerie spiegò la sua scelta: “Ho capito che l’Islam chiede di lottare contro i nemici della religione e anche di ucciderli, mentre il Cristianesimo insegna a morire per i nemici.


Un’altra parola del Vangelo di oggi mi ha accompagnato mentre stavo in Algeria. La sentivo come un pungolo nel mio cuore che risuonava così: "se i pagani (i musulmani) fanno meglio di te, cosa fai di straordinario come cristiano?" Infatti molti musulmani erano chiaramente più vicini di me ai valori “biblici”: in particolare erano più attenti ai valori della famiglia e della condivisione con i poveri di me che venivo da una società occidentale ormai secolarizzata. Spesso erano più fedeli alla preghiera, sostenuti dagli appelli del muezzin e così via.

Accogliamo con gratitudine queste parole di Gesù. Ci aiutano a non addormentarci in una falsa pace ma a convertirci continuamente, a riprenderci quando vediamo che ci stiamo addormentando. San Paolo nella prima lettura loda su tanti aspetti la comunità di Corinto ma sa che condividere i propri beni non è così automatico e quindi incoraggia i Corinti a non venire meno. Il povero può essere un nemico se tocca ai miei soldi. Ma nell’invito di Gesù è incluso sopratutto il perdono al nemico. Nel Padre Nostro, egli ci insegna a pregare, ma poi, ritorna su un solo punto: il perdono delle colpe al prossimo, condizione per essere perdonati dal Padre. Se non sono capace ancora di perdonare il mio nemico, devo almeno pregare ogni giorno per lui.


Prima Lettura  2 Cor 8, 1-9
Cristo si è fatto povero per voi 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 
Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedònia, perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità. 
Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato Tito che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest’opera generosa.
E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. 
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 145
Loda il Signore, anima mia.


Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto. 

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre. 

Rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. 

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.  

Canto al Vangelo 
 Gv 13,34  
Alleluia, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 5, 43-48
Amate i vostri nemici.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

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