Caritas Libano. |
Amore efficace
183. A partire dall’«amore sociale»[172] è
possibile progredire verso una civiltà dell’amore alla quale tutti possiamo
sentirci chiamati. La carità, col suo dinamismo universale, può costruire un
mondo nuovo,[173] perché
non è un sentimento sterile, bensì il modo migliore di raggiungere strade
efficaci di sviluppo per tutti. L’amore sociale è una «forza capace di
suscitare nuove vie per affrontare i problemi del mondo d’oggi e per rinnovare
profondamente dall’interno strutture, organizzazioni sociali, ordinamenti
giuridici».[174]
184. La carità è al cuore di ogni vita sociale sana e aperta.
Tuttavia, oggi «ne viene dichiarata facilmente l’irrilevanza a interpretare e a
dirigere le responsabilità morali».[175] È
molto di più che un sentimentalismo soggettivo, se essa si accompagna
all’impegno per la verità, così da non essere facile «preda delle emozioni e
delle opinioni contingenti dei soggetti».[176] Proprio
il suo rapporto con la verità favorisce nella carità il suo universalismo e
così la preserva dall’essere «relegata in un ambito ristretto e privato di
relazioni».[177] Altrimenti,
sarà «esclusa dai progetti e dai processi di costruzione di uno sviluppo umano
di portata universale, nel dialogo tra i saperi e le operatività».[178] Senza
la verità, l’emotività si vuota di contenuti relazionali e sociali. Perciò
l’apertura alla verità protegge la carità da una falsa fede che resta «priva di
respiro umano e universale».[179]
185. La carità ha bisogno della luce della verità che
costantemente cerchiamo e «questa luce è, a un tempo, quella della ragione e
della fede»,[180] senza
relativismi. Ciò implica anche lo sviluppo delle scienze e il loro apporto
insostituibile al fine di trovare i percorsi concreti e più sicuri per
raggiungere i risultati sperati. Infatti, quando è in gioco il bene degli
altri, non bastano le buone intenzioni, ma si tratta di ottenere effettivamente
ciò di cui essi e le loro nazioni hanno bisogno per realizzarsi.
[172] S. Giovanni Paolo
II, Lett. enc. Redemptor hominis (4 marzo 1979),
15: AAS 71 (1979), 288.
[173] Cfr S. Paolo VI,
Lett. enc. Populorum progressio (26 marzo 1967),
44: AAS 59 (1967), 279.
[174] Pontificio
Consiglio della Giustizia e della Pace, Compendio della
dottrina sociale della Chiesa, 207.
[175] Benedetto XVI,
Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009),
2: AAS 101 (2009), 642.
[176] Ibid., 3: AAS 101 (2009), 643.
[177] Ibid., 4: AAS 101 (2009), 643.
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