In una Rettoria della nostra Parrocchia, un giornalista curioso vede due immagini
sacre, ben disposte anche se non in modo da attirare molto l’attenzione, con
la targa: “A DEVOZIONE DI LORENZO NUVOLETTA” boss di camorra di Marano tristemente
noto. Questo giornalista scrive un bel articolo e il rumore si amplifica fino al
Prefetto e al Vescovo. Fino a quel giorno nessuno pensava a queste immagini. Non
le avevo mai notate né qualcuno me ne aveva parlato. La verità è che sono state
messe tantissimo tempo fa dalla mamma di
Lorenzo Nuvoletta e forse erano anche una preghiera sincera per il figlio (quasi
certamente in quella mentalità religiosa pagana così diffusa tra i nostri battezzati
di invocare protezione per il figlio e non la grazia della sua conversione)… Chi
lo sa? Non sappiamo nulla e il Signore ci preservi di giudicare il caso particolare. Ma dal momento in
cui il fatto viene alla ribalta, diventa oggettivamente importante ed esige una
reazione da parte della Chiesa. Questo fatto increscioso è diventa l’occasione per
una presa di posizione molto chiara e benedetta da parte del nostro vescovo che ringrazio,
che ringraziamo con tutto il cuore.
PER AMORE DELLA VERITÀ E DELLA GIUSTIZIA
Comunicato della Curia Arcivescovile
sulla questione dei quadri nella Rettoria di Maria SS. della Cintura e della
Consolazione a Marano di Napoli
Sua Ecc.za Mons. Domenico Battaglia è recentemente venuto a conoscenza della presenza di due quadri a
stampa, raffiguranti la Beata Vergine del Rosario di Pompei e Santa Rita, che
si venerano da alcuni decenni nella Rettoria di Maria SS. della Cintura e della
Consolazione a Marano di Napoli.
Tali stampe sono posizionate ai lati del
portale di ingresso in corrispondenza dell’uscita dall’aula liturgica.
Secondo le iscrizioni sottostanti, le
predette icone risultano essere state ivi collocate “a devozione di Lorenzo
Nuvoletta”.
Consapevole che
al Vescovo è affidata la cura e la
protezione della fede dei tanti fedeli che si recano quotidianamente a pregare
in quella Chiesa;
per non turbare gli stessi fedeli disorientandoli con azioni che potrebbero anche lontanamente essere ricondotte ad una ambiguità tra vangelo e vita;
per riaffermare il primato
della coscienza, illuminata dalla fede, che ci invita ad amare la verità e la
giustizia;
per dare un inequivocabile
esempio di incompatibilità tra i percorsi del Vangelo e quelli
dell’iniquità a qualsiasi livello,
Sua Ecc.za Mons. Domenico Battaglia ha
disposto la rimozione dei suddetti quadri e ne ha ordinato
la sostituzione con nuove immagini a stesso soggetto, perché la fede
continui a camminare coi cuori e le gambe di chi nutre queste sane devozioni.
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