Chi è perfetto nell’amore non teme perché nell’amore
non c'è timore. L’amore stesso scaccia il timore. Gli apostoli non sono ancora
perfetti nell’amore. Nel Vangelo di oggi, non solo hanno paura ma si mettono a
gridare sconvolti quando vedono Gesù camminare sulle acque. Chiaramente non se
lo aspettavano e non riescono a concepire che possa essere lui. Credono si
tratti di un fantasma. Il problema è che non hanno abbastanza fiducia in Dio per sentirsi
protetti da un fantasma. Eppure, Dio non è forse il Signore di ogni cosa? Abbiamo le nostre case piene di amuleti e porta fortuna "contro il male" e ci diciamo cristiani... Continuamente
nei Vangeli Gesù premia la fede, invita alla fede e si lamenta, rimprovera
della poca fede, anzi, si meraviglia a Nazareth dell’assenza di fede dei
suoi compaesani (Marco 6,6). Qual è la radice di questa mancanza di fede? La
durezza di cuore nota san Marco.
Anche san Giovanni quel giorno ha gridato di paura come tutti di fronte a Gesù che camminava sulle acque. Anni dopo, seguendo Gesù con
fedeltà, anche nelle umiliazioni per i rimproveri ricevuti (una citazione per
tutte: Luca 9,55), Giovanni può scrivere quello che scrive nelle sue lettere, pienamente
maturo nell’amore, diventato da tipetto fumantino, brusco, che parte in
quarta (Gesù aveva chiamato lui e suo fratello “figli del tuono”) a “il discepolo
che Gesù amava”. Che trasformazione! Possiamo dunque ben sperare se perseveriamo ogni giorno nella conversione. La perfezione non consiste nel non sbagliare mai, ma nel fare
costante riferimento a Colui che ci ama.
Perché Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca dopo la moltiplicazione dei pani? Perché i discepoli, come la gente comune, credevano ancora di trovare Dio e il suo regno nei successi di folla. E non è così (Giovanni 6,26-27).
Prima
Lettura 1 Gv 4, 11-18
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.
Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi.
Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi.
In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 71
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.
O
Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
I
re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.
Perché
egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Canto al Vangelo 1 Tm 3,16
Alleluia, alleluia.
Gloria a te, o Cristo, annunciato fra le genti,
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.
Alleluia.
Vangelo Mc 6, 45-52
Videro Gesù camminare sul mare.
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Canto al Vangelo 1 Tm 3,16
Alleluia, alleluia.
Gloria a te, o Cristo, annunciato fra le genti,
gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.
Alleluia.
Vangelo Mc 6, 45-52
Videro Gesù camminare sul mare.
Dal
vangelo secondo Marco
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò.
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
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