All'annuncio che l'Arca è stata presa, Eli cade riverso e muore. |
Invece la
lettura e il Vangelo di oggi ci rivelano come si può far andare a vuoto la Parola
del Signore.
Il popolo è
attaccato e sconfitto dai Filistei. Allora gli anziani pensano di
trovare la soluzione portando l’arca dell’alleanza sul campo di battaglia. La fede
idolatrica del Popolo pensa che il Signore agisce di più se il suo simbolo è più
vicino fisicamente, come un uomo può agire di presenza e non a distanza. Riducono
Dio ad un idolo. Lì dove c'è l’immagine c'è la presenza divina. Ma sopratutto pensano
di poter costringere il Signore a fare la loro volontà invece di chiedersi qual
è la sua volontà. Quanto è desolante vedere che tutto un popolo, con i suoi
capi, ha deviato dalla fede. Saranno sconfitti di nuovo davanti ai Filistei, l’arca
sarà presa e in quella battaglia muoiono i due figli di Eli. Intanto nel popolo
comincia il dubbio: ma forse Dio non è più forte degli idoli dei pagani? Forse non esiste…
Avevano realmente bisogno dell’aiuto di Dio, i Filistei li avevano attaccati, ma
dovevano fare discernimento e non ne sono stati capaci. Si rivolgevano al Dio vivo
e vero con un cuore pagano.
Nel Vangelo un
lebbroso supplica con fede Gesù di guarirlo e Gesù lo guarisce. Ma Gesù “ammonendolo severamente (embrimesàmenos=sdegnandosi), lo cacciò via subito
e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno!.. ».” Tutte espressioni molto chiare e forti! Invece quell’uomo proclama (kerussein,
la stessa radice di kerigma) e divulga ovunque la (buona) notizia della sua
guarigione.
“Signor ex lebbroso, ci congratuliamo con
lei per la sua guarigione, ma perché ne diffonde dappertutto la notizia?” – “ma,
guarda, è una cosa troppo bella ciò che mi ha fatto Gesù!” – “d’accordo ma Gesù
aveva detto…” – “eh, vabbè, ma io sono contento assai, assai, non faccio mica niente
di male” – “intanto Gesù aveva detto…” – “ma, io ho pensato..., ma, secondo me..., e poi, che fa’, che cambia?”. Tranquillo,
Gesù non ti scomunica per questo, ma cambia che hai mandato a vuoto una Parola di Dio, non
ti sei convertito, hai perso tutte le grazie che Dio aveva associato alla tua obbedienza, e Gesù non può più svolgere la sua missione nel modo che gli
suggeriva lo Spirito Santo.
Prima Lettura 1 Sam 4,
1-11
Israele fu sconfitto e l'arca di Dio fu presa.
Israele fu sconfitto e l'arca di Dio fu presa.
In quei giorni i Filistei si radunarono per combattere contro Israele. Allora Israele scese in campo contro i Filistei. Essi si accamparono presso Eben-Ezer mentre i Filistei s’erano accampati ad Afek. I Filistei si schierarono contro Israele e la battaglia divampò, ma Israele fu sconfitto di fronte ai Filistei, e caddero sul campo, delle loro schiere, circa quattromila uomini.
Quando il popolo fu rientrato nell’accampamento, gli anziani d’Israele si chiesero: «Perché ci ha sconfitti oggi il Signore di fronte ai Filistei? Andiamo a prenderci l’arca dell’alleanza del Signore a Silo, perché venga in mezzo a noi e ci liberi dalle mani dei nostri nemici».
Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l’arca dell’alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c’erano con l’arca dell’alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès. Non appena l’arca dell’alleanza del Signore giunse all’accampamento, gli Israeliti elevarono un urlo così forte che ne tremò la terra.
Anche i Filistei udirono l’eco di quell’urlo e dissero: «Che significa quest’urlo così forte nell’accampamento degli Ebrei?». Poi vennero a sapere che era arrivata nel loro campo l’arca del Signore. I Filistei ne ebbero timore e si dicevano: «È venuto Dio nell’accampamento!», ed esclamavano: «Guai a noi, perché non è stato così né ieri né prima. Guai a noi! Chi ci libererà dalle mani di queste divinità così potenti? Queste divinità hanno colpito con ogni piaga l’Egitto nel deserto. Siate forti e siate uomini, o Filistei, altrimenti sarete schiavi degli Ebrei, come essi sono stati vostri schiavi. Siate uomini, dunque, e combattete!».
Quindi i Filistei attaccarono battaglia, Israele fu sconfitto e ciascuno fuggì alla sua tenda. La strage fu molto grande: dalla parte d’Israele caddero trentamila fanti. In più l’arca di Dio fu presa e i due figli di Eli, Ofni e Fineès, morirono.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 43
Salvaci, Signore, per tua misericordia.
Signore, ci hai respinti e coperti di
vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari
e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
e più non esci con le nostre schiere.
Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari
e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri
vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola delle genti,
su di noi i popoli scuotono il capo.
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Ci hai resi la favola delle genti,
su di noi i popoli scuotono il capo.
Svégliati! Perché dormi, Signore?
Déstati, non respingerci per sempre!
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Déstati, non respingerci per sempre!
Perché nascondi il tuo volto,
dimentichi la nostra miseria e oppressione?
Canto al Vangelo Mt 4,23
Alleluia, alleluia.
Gesù annunciava il vangelo del Regno
e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.
Alleluia.
Vangelo Mc 1, 40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
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