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lunedì 13 gennaio 2020

"DU PROFOND DE NOS COEURS", LA POSIZIONE DI PAPA FRANCESCO.



Il Cardinale Sarah pubblica in francese, assieme al Papa emerito Benedetto, un libro “Du profond de nos coeurs” in cui difende(rebbe) l’intoccabilità della legge del celibato per i preti della Chiesa latina. Questa mossa appare molto strana per vari motivi: “il voto di silenzio” di Papa Benedetto nel momento in cui ha dato le dimissioni, cioè di non interferire col Papa in esercizio, il fatto che l’Esortazione Post sinodale non è ancora pubblicata per cui appare come un atto di forza per obbligare papa Francesco a seguire questa posizione, mentre la legge del celibato sacerdotale non tocca la fede. Ma sopratutto papa Francesco a più riprese si è già espresso per conservare la legge del celibato nella Chiesa latina, e il Cardinale Ouellet, capo della Congregazione per i Vescovi, l’ha confermato in un’intervista al momento del Sinodo dicendo: “sulla possibilità di ordinare preti uomini già sposati sono molto scettico e sopra di me c'è qualcuno che è più scettico ancora”. Questo “qualcuno sopra di me” è evidentemente il Papa stesso.
Infatti sulla posizione del Papa al riguardo il Direttore della Sala stampa vaticana ha rilasciato oggi stesso questa dichiarazione:

Sala stampa della Santa Sede
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha dichiarato quanto segue:
La posizione del Santo Padre sul celibato è nota. Nel corso della conversazione con i giornalisti al ritorno da Panama, Papa Francesco ha affermato: 
Mi viene alla mente una frase di San Paolo VI: ‘Preferisco dare la vita prima di cambiare la legge del celibato’”. E aggiungeva: “Personalmente penso che il celibato sia un dono per la Chiesa. Io non sono d’accordo di permettere il celibato opzionale, no. Soltanto rimarrebbe qualche possibilità nelle località più remote - penso alla Isole del Pacifico... [...] quando c’è necessità pastorale, lì, il pastore deve pensare ai fedeli”.
A riguardo invece del modo in cui questo argomento si inserisce nel lavoro più generale del recente Sinodo sulla regione Panamazzonica e la sua evangelizzazione, durante la sessione conclusiva il Santo Padre affermava: 
Mi ha fatto molto piacere che non siamo caduti prigionieri di questi gruppi selettivi che del Sinodo vogliono vedere solo che cosa è stato deciso su questo o su quell’altro punto intra-ecclesiastico, e negano il corpo del Sinodo che sono le diagnosi che abbiamo fatto nelle quattro dimensioni.” (Pastorale, culturale, sociale ed ecologica).

Queste citazioni di Papa Francesco sono più che sufficienti, ma ha detto altre parole ancora più forti a mio parere. Quindi da parte sua c'è una posizione molto chiara e motivata.
Appare evidente che dobbiamo pregare per la Chiesa tutta e in particolare per il Papa e il suo pesante fardello, volergli bene sempre di più e sostenerlo. Ma non dobbiamo temere. La Chiesa è del Signore e le forze della divisione e gli scandali non potranno mai prevalere contro di essa. 
Ognuno di noi deve però vivere fino in fondo la propria fedeltà e non lasciare aperti spiragli al Nemico, che potrebbero essere rovinosi. "Semplici e prudenti" dice Gesù. In Francia, non so in Italia, si racconta questo fioretto della "fede del carbonaro". Il diavolo si avvicina ad un povero carbonaro nel suo bosco, sotto l'aspetto di un passeggiatore bonario e vuole discutere di questioni di fede con lui: "Mi sembri una persona molto devota, vorrei farti qualche domanda. Cosa pensi di questo? - Cosa pensi di quello? - Dimmi un po', non ti sembra strano che si debba credere questo, si deve credere quello? Alcuni dicono"... Chiaramente il carbonaro è un ignorante, non arriva nemmeno al diploma delle scuole medie e non sarebbe in grado di argomentare, soprattutto con il diavolo. Intanto non ha riconosciuto il diavolo, gli sembra trovarsi di fronte ad una persona semplicemente interessata alla fede e potrebbe cadere nella trappola. Ma non è presuntuoso e ad ogni questione risponde: "Su questo punto credo come crede il Papa!" E il diavolo, vinto, deve fuggirsene, mentre gli sarebbe stato così facile confondere questo poveretto. Alla fine questo carbonaro su questioni difficili non sapeva nemmeno cosa credeva il Papa e non ha imparato nulla di nuovo, ma poteva perdere la sua anima e invece l'ha salvata. Imitiamo la fede di questo carbonaro e la sua astuzia semplice da vero sapiente e non lasciamo il diavolo seminare zizzania tra noi!


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