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sabato 11 gennaio 2020

MI SAREI COMPORTATO COME GESU'? / 11 gennaio



Tutti noi crediamo in Gesù Cristo. O almeno crediamo di credere. Da una parte abbiamo il grande vantaggio di essere figli di una cultura plasmata dall’annuncio della risurrezione e dalla testimonianza, anche fino al sangue, dei cristiani nella vita quotidiana. Chi esalta oggi il paganesimo, l’egoismo che ti fa godere della vita, la libertà dall’oscurantismo della Chiesa, non sa quanta violenza, fino ai sacrifici umani, c'era nelle società e nelle famiglie pagane che sono state pian piano fermentate dal Cristianesimo. In tutte le società pagane! Uno storico finlandese diceva che il Cristianesimo si era esteso nel suo paese perché il Dio presentato dai missionari del Vangelo aveva tratti molto più misericordiosi degli dèi pagani e le famiglie doveva si viveva il Cristianesimo conoscevano molto meno violenza. Ma non c'è bisogno di andare così indietro nel tempo. Le ideologie totalitarie del secolo scorso sono state tutte contro il Cristianesimo, sia in nome degli dèi pagani e della razza come il nazismo, sia in nome della ragione e della scienza come il marxismo e si sono macchiate di crimini contro l’umanità, di eliminazione di milioni di innocenti, assolutamente senza paragoni con le atrocità dei secoli precedenti. E le culture senza Dio del nostro Occidente di oggi non sono oasi di armonia e di pace. Senza dubbio anche cristiani hanno commesso atrocità e quando qualcuno pretende di farlo in nome di Dio c'è qualcosa di particolarmente terribile, ma proprio perché è una perversione del Vangelo. Non è più Cristianesimo.
Però, ecco, questi crimini ed errori commessi da cristiani devono metterci in allerta: vivo veramente il Vangelo? Conosco veramente Gesù Cristo? Il fatto di essere figli di una cultura (più o meno) cristiana può ingannare. Credo di sapere mentre non so. Ogni giorno dobbiamo riscoprire Cristo e il suo Vangelo, ogni giorno dobbiamo approfondire la nostra conoscenza di Lui.
Per esempio, il Vangelo di oggi sorprende. Perché Gesù mentre ha l’occasione di attirare a sé le folle con i miracoli, invece di cavalcare il successo, fugge da loro e si ritira in luoghi deserti a pregare. Sbaglia? Cosa farei io al suo posto?

Prima Lettura    1 Gv 5, 5-13
Lo Spirito, l'acqua e il sangue.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue, e questi tre sono concordi.
Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 147
Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli mette pace nei tuoi confini
e ti sazia con fiore di frumento.
Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.
Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

Canto al Vangelo 
   Mt 4,23
Alleluia, alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno,
e guariva ogni sorta di infermità nel popolo.
Alleluia.

Vangelo 
  Lc 5, 12-16
Immediatamente la lebbra scomparve da lui.
Dal vangelo secondo Luca
Un giorno, mentre Gesù si trovava in una città, ecco, un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò dinanzi, pregandolo: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Gesù tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato!». E immediatamente la lebbra scomparve da lui. Gli ordinò di non dirlo a nessuno: «Va’ invece a mostrarti al sacerdote e fa’ l’offerta per la tua purificazione, come Mosè ha prescritto, a testimonianza per loro».
Di lui si parlava sempre di più, e folle numerose venivano per ascoltarlo e farsi guarire dalle loro malattie. Ma egli si ritirava in luoghi deserti a pregare. 

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