“La parola del Signore era rara in quei
giorni, le visioni non erano frequenti.”
San Giovanni della Croce dice che, prima di Gesù, Dio
doveva dare visioni perché non era ancora completata la Rivelazione. Ma dopo la
venuta di Gesù non c'è più bisogno di
visioni o altro perché il Padre ha parlato pienamente per mezzo del Figlio, ci ha donato la sua Parola, il suo Verbo “che risuona nel silenzio delle nostre anime”.
“Il Padre era manifestato per mezzo
dello stesso Verbo reso visibile e palpabile, … infatti il Padre è la realtà
invisibile del Figlio, come il Figlio è la realtà visibile del Padre.” Sant’Ireneo (130 – 202).
Se,
dunque, Samuele “non lasciò andare a
vuoto una sola delle sue parole (del Signore)” quanto più un cristiano, che
ha ricevuto in Gesù la pienezza della Rivelazione, deve essere sollecito nel
conoscere la Parola di Dio e metterla in pratica. Infatti, noi che abbiamo tanta abbondanza di Parola, come mai non siamo santi? C'è una sola spiegazione: perché lasciamo andare a vuoto tante, troppe Parole di Dio. Ma quando il Concilio parlò
della “chiamata universale alla santità” di tutti i battezzati, anche dei laici, a molti sembrò
una cosa strana, esagerata. Ci professiamo discepoli di un Capo che ha offerto
la sua vita sulla croce con mitezza per coloro che lo odiavano, coloro che lo
crocifiggevano, di un Capo che voleva accendere un fuoco sulla terra, ci fregiamo
del titolo di consacrati, pastori, catechisti, evangelizzatori, responsabili di
gruppi cristiani, e ci ribelliamo continuamente, ci lamentiamo della croce e degli altri,
cerchiamo i nostri comodi, i primi posti, ecc…
Un altro spunto dal Vangelo: Gesù impediva ai demoni di parlare?perché lo conoscevano. Non è forse strana questa reazione di Gesù? I demoni gli avrebbero fatto pubblicità, avrebbero "evangelizzato"! E se lo dicono perfino i demoni, c'è da crederci. Non è forse vero che più si parla, più si riempie il mondo del nome di Gesù, meglio è? Secondo Gesù, non sempre. I demoni non possono volere il bene degli uomini, non vogliono e non possono evangelizzare. Perché allora volevano rivelare chi era Gesù? Per ingannare la gente. Rivelando a quel punto chi era Gesù avrebbero fatto pensare alla gente di aver conosciuto Gesù. E la gente sarebbe rimasta al livello del Vangelo di oggi: per la gente di Cafarnao Gesù è uno che guarisce malati e indemoniati (certamente Gesù lo fa, e con amore). E la gente avrebbe detto: facciamogli una casetta, anzi una bella casa, che rimanga sempre con noi e allontani da noi ogni dispiacere, ogni croce. Anzi facciamogli anche una chiesetta, così teniamo pure la Messa sotto casa, ogni volta che vogliamo. Invece Gesù è venuto per altro.
Prima
Lettura 1 Sam 3, 1-10. 19-20
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta.
In quei giorni, il giovane Samuèle serviva il Signore alla presenza di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti.
E quel giorno avvenne che Eli stava dormendo al suo posto, i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuèle dormiva nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio.
Allora il Signore chiamò: «Samuèle!» ed egli rispose: «Eccomi», poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuèle!»; Samuèle si alzò e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quello rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». In realtà Samuèle fino ad allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.
Il Signore tornò a chiamare: «Samuèle!» per la terza volta; questi si alzò nuovamente e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovane.
Eli disse a Samuèle: «Vattene a dormire e, se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”». Samuèle andò a dormire al suo posto. Venne il Signore, stette accanto a lui e lo chiamò come le altre volte: «Samuèle, Samuèle!». Samuèle rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta».
Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole. Perciò tutto Israele, da Dan fino a Bersabea, seppe che Samuèle era stato costituito profeta del Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 39
Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho
sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Beato l’uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Beato l’uomo che ha posto la sua fiducia nel Signore
e non si volge verso chi segue gli idoli
né verso chi segue la menzogna.
Sacrificio
e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo.
Nel
rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».
Ho
annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Mc 1, 29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.
Canto al Vangelo Gv 10,27
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Vangelo Mc 1, 29-39
Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.
Dal
vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
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