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mercoledì 29 maggio 2019

SIAMO VISSUTI TANTO TEMPO SENZA DIO, SAPPIAMO COSA SIGNIFICA

Chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo (Francia).


Domenica scorsa, 26 maggio, il patriarca Kirill di Mosca ha benedetto una nuova chiesa ortodossa a Strasburgo, in Francia. L’anno scorso ne ha inaugurata una a Parigi. Parlando con i giornalisti ha detto:
“In Russia in cui numerose chiese sono state distrutte per anni, noi l'abbiamo capito perfettamente: non esiste vita migliore senza Dio! Ecco perché costruiamo tre chiese ogni giorno”.
C'è stato qualche reazione a queste affermazioni come se questo costruire chiese nuove sia anteposto all’evangelizzazione e a discapito di essa, oppure sia una impresa di colonizzazione. Il Patriarca risponde che se si costruiscono tante chiese nuove è perché la gente ne ha bisogno, le vuole e le costruisce.
In ogni caso, se guardiamo alla prima parte della sua affermazione credo che sia inattaccabile questa testimonianza di chi ha visto i frutti e sa davvero cosa significa vivere per alcune generazioni senza Dio nella vita pubblica e nella vita privata di tante persone e famiglie.
Ognuno rifletta su questo punto.


Certo, non sempre i cristiani hanno dato buon esempio, neppure tra coloro che hanno assunto la responsabilità di essere evangelizzatori o pastori. Senza umiltà e con il potere e la ricchezza, la Chiesa devia sempre. Dio è apparso sulla terra povero e piccolo, ed è morto povero e condannato. Un servo non è più grande del suo padrone. Ma fin dall’inizio Gesù ha preso il rischio della libertà dei suoi discepoli. E qualcuno l’ha tradito e rinnegato. A Pietro pentito Gesù non chiede di impegnarsi a non rifare certi errori, ma gli chiede: “mi ami tu?” Questo rischio della libertà significa per me camminare sulla via della vita o sulla via della morte. Ma per la Chiesa significa che ci sarà sempre la possibilità del tradimento dei suoi membri.
Quindi rigettare la Chiesa per gli scandali o la sua pesantezza istituzionale è umano e comprensibile, non è giustificato. Chi sono io per credermi più meritevole di un altro? Chi sono io per non stare al fianco di Gesù se egli ha accettato liberamente la sua passione per la salvezza mia e di questi che reputo più peccatori di me?

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