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mercoledì 22 maggio 2019

CHIEDETE QUELLO CHE VOLETE E VI SARA' FATTO / mercoledì V° Pasqua

Domus Galilaeae - Gesù insegna i suoi discepoli.
Sullo sfondo il Mare di Genezareth.


Chiedete quello che volete e vi sarà fatto”. Questo lo dice Gesù. Perché non si compie? Gesù dice: Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli”. È un po’ diverso. Non dice: chiedete e farete quello che vorrete di Dio e della sua Chiesa. Ma questa frase potrebbe anche apparire come una (elegante) presa in giro dei più poveri, sofferenti, bisognosi. Gesù non ci prende in giro. Bisogna entrare nel Mistero di Dio per essere in comunione con lui. Non è annullamento della nostra libertà o volontà. Ma senza entrare, vivere il Mistero dell'Eterno Umile Amore, non comprendiamo o siamo tentati di far diventare la nostra vita spirituale un potere, o una ideologia. Solo la ricerca sincera della volontà di Dio ci può salvare. Solo il vedere Gesù – talvolta nei suoi testimoni: che fortuna incontrare un vero cristiano! – ci può evangelizzare. Perché Dio, la sua luce, il suo amore sono giustificazione a se stessi.
Non dimentichiamo che Dio nessuno lo può comprendere, nessuno lo conosce se non coloro ai quali gli è piaciuto rivelarsi. La Chiesa fatta di peccatori per natura (è stata creata per salvarli facendoli entrare tra le sue membra e lavare i piedi) ha comunque nel suo DNA la capacità dell'ascolto, del dialogo, del confronto fraterno: “Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.” 
In una intervista sul Cardinale Martini, Bruno Forte ricorda quanto questi era capace di ascolto e di dialogo libero e come quel dono gli veniva dal suo amore per la Parola di Dio.

Prima Lettura   At 15, 1-6
Fu stabilito che salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione.


Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, alcuni, venuti [ad Antiòchia] dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenìcia e la Samarìa, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli.
Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè».
Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 121
Andremo con gioia alla casa del Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.

Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano.

Canto al Vangelo   Gv 15,4-5
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me ed io in voi, dice il Signore;
chi rimane in me porta molto frutto.

Vangelo 
  Gv 15, 1-8
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».


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