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sabato 18 maggio 2019

COSA SIGNIFICA AMARE? / V° domenica di Pasqua


La verità è che non lo so.
“Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.” Gesù dice amatevi gli uni gli altri, ma dice pure di amarci come lui ci ha amati! Sant’Agostino scrisse quella frase famosissima: “Ama e fa ciò che vuoi”. Si rivolgeva ad un cristiano formato ma scrupoloso e lo incoraggiava ad lasciarsi guidare dallo Spirito Santo. Sapeva che per questi l’unico modello e punto di riferimento era Gesù. Il nostro mondo superficiale e talvolta perverso ha voluto estrapolare questa frase e prenderla come bandiera per giustificare qualunque capriccio autoreferenziale: bisogna fare ciò che si vuole, ciò che piace … lo dice persino sant’Agostino! Che errore tragico! L’unico punto di riferimento è Gesù e non sempre egli ha provato sentimenti piacevoli nei nostri confronti. In Matteo 17,17 Gesù esclama: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui». Gesù ama: con i suoi sentimenti ci avrebbe mandato tutti a quel paese come si dice, ma con la sua libera volontà non si tira indietro per fare il bene: portatemelo qui. Nell’amore vero, non sono i sentimenti spontanei, le emozioni, che contano ma la libera volontà di fare il bene di chi mi sta davanti.
Ma come parlare dell’amore di Gesù se, non solo non lo metto in pratica ma nemmeno riesco a comprenderlo?

Se voglio che l’amore di Gesù sia il mio punto di riferimento devo solo chiedere allo Spirito Santo di guidarmi. Lo Spirito lo ricevo nella Scrittura, nei Sacramenti, nella Preghiera costante,  nei fatti della mia vita, ma è solo lo Spirito che mi trasforma. Rischiamo troppe volte di rimanere in superficie, di crederci arrivati, o più semplicemente di non voler cambiare, di non voler convertirci. Se non fai un cammino personale di conversione guidato dallo Spirito Santo non vivrai mai l'amore vero.
Un’immagine mi è ispirata dal matrimonio che ho celebrato questa mattina. Nella liturgia orientale si dice che gli anelli degli sposi sono fabbricati dal metallo dei chiodi di Gesù in croce. Come sempre bisogna guardare questa immagine dai due lati. La promessa che ho fatta mi inchioda anche quando mi fa soffrire. Ma questo metallo è stato santificato dall’amore di Gesù sulla croce che mi da il potere di amare come lui. Se io cerco ancora di essere fedele al mio battesimo, agli impegni che ho preso o di riprendere il cammino è solo in virtù della sua grazia, del suo amore. 
Non temere sei amato, amata, infinitamente! Per te Egli ha affrontato la tua morte e ha vinto!

Prima Lettura  At 14, 21b-27
Riferirono alla comunità tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Paolo e Bàrnaba ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni».
Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede.
 

Salmo Responsoriale   
Dal Salmo 144
Benedirò il tuo nome per sempre, Signore.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Seconda Lettura   
Ap 21, 1-5
Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi.

Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.
E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».

Canto al Vangelo  
  Gv 13,34
Alleluia, alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.


Vangelo  Gv 13, 31-33a. 34-35
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni agli altri.

Dal vangelo secondo Giovanni
Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».  


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