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mercoledì 15 maggio 2019

RISERVATE PER ME BARNABA E SAULO / mercoledì IV° Pasqua


Nella comunità di Antiochia alcuni fratelli sono ricordati per nome. Alcuni sono importanti, di altri non sappiamo nulla o quasi. In ogni caso il libro degli Atti ci appare molto più come il racconto della diffusione della Buona Notizia, che come la descrizione dei problemi e della personalità dei suoi attori. Essi sono strumenti, sono servi.
Io, la mia comunità, la mia famiglia, saremo ricordati come abitati da Dio, come un’avventura di evangelizzazione, un luogo dove appare in primis la luce della risurrezione, dove Dio si manifesta, oppure come delle persone che danno più peso alla loro storia mondana, e, probabilmente al loro difficile relazionarsi e frequente lamentarsi. Appariremo orgogliosi dei nostri successi umani oppure grati di essere stati scelti per ricevere il dono della fede?
Certo l’evangelizzazione passa attraverso la vita, la psicologia, la carne di Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo, e degli altri fratelli e sorelle della comunità. Il Vangelo si incarna e questo è la Buona Notizia e il rischio che il Signore ci invita a prendere. La fede mette in cammino ed è un rischio. Il Verbo si fece carne, il Verbo si fece Storia. Ma è Dio che salva e da consistenza all’uomo e non il contrario. E l'umiltà dei Servi di Dio non è da Lui dimenticata ma glorificata ed esaltata.
Qualcuno fa una riflessione sulla vita paradossale di suor Lucia, la più grande dei veggenti di Fatima, morta carmelitana a 97 anni. Alla Vergine che appare, Lucia esprime un desiderio che è comune ai tre pastorelli: “Volevo chiederle di portarci in Cielo”. - “Sì, Giacinta e Francesco li porterò presto, ma tu rimarrai più a lungo. Gesù vuole servirsi di te perché tu mi faccia conoscere e amare… Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
Perché suor Lucia non si è messa allora a girare il mondo, a scrivere libri e a fare conferenze per parlare della Madonna e della devozione al Cuore Immacolato? Ha fallito? Ha tradito, rinchiudendosi in un monastero con una clausura sempre più rigida?
Il gran conto che hanno fatto di suor Lucia i papi e per ultimo papa Giovanni Paolo II suggerisce altro. Scrive P. Gonçalo Portocarrero: “Sono centinaia di migliaia i pellegrini che anno dopo anno si recano alla Cova da Iria, a Fatima, rispondendo all’appello della Madonna! Senza propaganda né pubblicità, senza marketing né promozioni, sono l’espressione oggettiva del misterioso trionfo di suor Lucia – o meglio, dell’efficacia soprannaturale della sua inefficienza umana. Chi può dire se questa dimostrazione così scandalosa del potere della preghiera e del sacrificio non sia il quarto e più importante segreto del messaggio di Fatima?!”
I Patroni delle missioni cattoliche sono due santi che appaiono molto diversi: san Francesco Saverio che da Roma va fino a Lisbona per imbarcarsi verso l’India allora colonia portoghese, e da lì prosegue per il Giappone e infine muore di fronte alla Cina che vuole evangelizzare. Santa Teresina che non è mai uscita dal suo monastero e non voleva andare a Lourdes per vedere la Madonna, come chiedeva qualche sua consorella, perché sapeva che il suo tempo terreno era quello della fede, della preghiera e della rinuncia per i missionari.

Prima Lettura   At 12,24-13,5
Riservate per me Bàrnaba e Sàulo.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco.
C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono.
Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 66 
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. 

Canto al Vangelo 
  Gv 8,12
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore:
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.

Vangelo   Gv 12,44-50
Io sono venuto nel mondo come luce.

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me». 

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