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sabato 16 maggio 2020

PRUDENZA E CAPACITA' DI ADATTAMENTO DI PAOLO / sabato V sett. Pasqua

Paolo con Timoteo e Tito.

 In questo brano degli Atti si vede in due circostanze la prudenza e capacità di adattamento di Paolo.
 Timoteo è un giovane credente in Gesù ed è un ebreo perché figlio di donna ebrea (anche lei credente in Gesù). Avrebbe dovuto essere circonciso da piccolo ma, il padre essendo pagano, non è stato fatto. Dalla Chiesa radunata in Concilio a Gerusalemme è stato appena detto ufficialmente che la circoncisione non è necessaria per la salvezza. Però, ecco che a Timoteo che diventa un suo collaboratore stretto, san Paolo chiede di farsi circoncidere per “levare l’occasione” di una polemica con credenti giudei più sensibili alle forme tradizionali o con avversari della nuova Via.
Durante una notte appare in visione a Paolo un Macedone che chiede aiuto. Paolo e i suoi si lasciano guidare da questa visione perché gli sembra un segno credibile da parte di Dio. Ma sono prudenti. Come tutti i santi, nessuno di loro afferma con certezza che è un segno assolutamente vero. Sono prudenti e umili. San Francesco nel suo Testamento dice con sicurezza: "il Signore mi rivelò". Ma lo dice dopo vent'anni, quando la storia vissuta e l'approvazione ufficiale della Chiesa gli hanno confermato che quelle sue intuizioni venivano davvero dal Signore. Quelle persone che si appoggiano troppo e subito sulle proprie intuizioni, senza la conferma della Chiesa, senza sottomettersi alla sua autorità, cadono facilmente nei lacci del demonio. Ricordo un giovane religioso che aveva atteggiamenti e fama di santarello ispirato direttamente dalla Madonna. Ci fu un periodo in cui la “Madonna” gli ispirava di creare un nuovo Ordine religioso. La “Madonna” aveva indicato, oltre la foggia e i colori dell’abito che avrebbero portato i membri della nuova comunità, anche il luogo esatto – un convento abbandonato – dove iniziare questa esperienza. I seguaci devoti sono subito andati a vedere, ma lì non c'era mai stato un convento… Una ragazza “parlava con la Madonna” dall’età di undici anni e attorno a lei si era formato un piccolo gruppo. Un giorno la “Madonna” disse che quella domenica non dovevano andare a Messa ma era più gradito a Dio e più utile alla salvezza delle anime sostituirla con la preghiera del Rosario. Era evidente che quella voce non era la Madonna ma uno spirito umano di follia o uno spirito cattivo, un demonio.
La cosa straordinaria del Cristianesimo è che propone di vivere sempre le difficoltà con umiltà e speranza. Dice Gesù nel Vangelo di oggi:“Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; Molto facilmente quando sono attaccato, sento che quell’attacco, quel rimprovero, quella imposizione che non mi piace, è una persecuzione ingiusta. Forse sono io che non mi rendo conto che non si tratta di persecuzione ma di un rimprovero salutare, di una decisione giusta… In ogni caso se accetto con umiltà e speranza, se offro a Dio, cresco nella fede e nella virtù. Se sono io che mi sentivo trattato male quando invece volevano aiutarmi, l’umiltà e la mitezza sono l’atteggiamento migliore per poter accettare l’aiuto, dialogare con l’altra parte e far comprendere le mie ragioni, riportare la pace. Le persone rigide che combattono a spada tratta per i “principi”, quelle persone “eternamente incomprese”, “che hanno tutti contro”, in genere rimangono molto sole e non fanno molto nella vita. Tra queste persone rigide ci sono quelle capaci di legare a sé altre persone. La loro apparente “sicurezza”, che è invece rigidità, attrae persone confuse e insicure. Il religioso di cui parlavo sopra non ha fondato più nessun nuovo Ordine ma continua ad avere seguaci devoti. I Testimoni di Geova hanno annunciato più volte data e luogo preciso della fine di Questo Sistema di Cose e ma non è mai avvenuto nulla. Chiaramente ogni volta molti seguaci li hanno abbandonati, ma continuano ad averne altri, a predicare sempre secondo lo stesso schema.

Prima Lettura   At 16, 1-10
Vieni in Macedonia e aiutaci!
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Paolo si recò a Derbe e a Listra. Vi era qui un discepolo chiamato Timòteo, figlio di una donna giudea credente e di padre greco: era assai stimato dai fratelli di Listra e di Icònio. Paolo volle che partisse con lui, lo prese e lo fece circoncidere a motivo dei Giudei che si trovavano in quelle regioni: tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
Percorrendo le città, trasmettevano loro le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani di Gerusalemme, perché le osservassero. Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
Attraversarono quindi la Frìgia e la regione della Galàzia, poiché lo Spirito Santo aveva impedito loro di proclamare la Parola nella provincia di Asia. Giunti verso la Mìsia, cercavano di passare in Bitìnia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro; così, lasciata da parte la Mìsia, scesero a Tròade.
Durante la notte apparve a Paolo una visione: era un Macèdone che lo supplicava: «Vieni in Macedònia e aiutaci!». Dopo che ebbe questa visione, subito cercammo di partire per la Macedònia, ritenendo che Dio ci avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 99
Acclamate il Signore, voi tutti della terra.

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Canto al Vangelo   Col 3,1
Alleluia, alleluia.
Se siete risorti con Cristo,
cercate le cose di lassù,
dove è Cristo, seduto alla destra di Dio.
Alleluia.


Vangelo
   Gv 15, 18-21
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo.
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato». 

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