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domenica 24 maggio 2020

ESSI DUBITARONO MA EGLI DISSE: ANNUNCIATE LA BUONA NOTIZIA / Ascensione

Icona dell'Ascensione - Metropolia di Aquileia.

Gesù risorto appare ai suoi discepoli e parla del regno di Dio. Cosa capiscono? Forse molto poco. Infatti gli chiedono: quando ricostituirai il nostro regno, il regno di Israele? Adesso?
Ci sono persone che hanno passato questi due mesi di confinamento chiedendo e sperando soltanto nel miracolo, nella scomparsa della pandemia, nella chiusura di questa molestissima parentesi. Su qualche gruppo girava la profezia della “Madonna” che se gli italiani avessero pregato bene sarebbero stati liberati dal Covid il 25 aprile. Italiani cattivi o falsa profezia?
Invece non è una parentesi. La pandemia a livello globale non rallenta. In molte nazioni assistiamo ad una accelerazione. Le conseguenze saranno lunghe e profonde. Ma per un cristiano è un kairos, un tempo al quale il Signore vuole donare attraverso la fede un senso di rinascita. Ritornare come prima? Perché prima andava tutto bene? Comunque non si può ritornare come prima. Allora impegniamoci affinché sia meglio di prima. È davvero consolante vedere tutto il bene e anche l’eroismo che, nei giorni della crisi profonda, si è manifestato. Ma perché non si manifestava prima? Non c'è il pericolo che la normalità riporti anche tutti i difetti e le difficoltà, l’individualismo, che c'erano prima? Esiste il peccato originale, l’inclinazione profonda al male nel cuore dell’uomo, anche se niente e nessuno potrà mai cancellare il fatto che siamo stati creati all’immagine di Dio, siamo stati creati per il bene. In questi due mesi però anche il male, come sistema di vita, coloro che hanno scelto il male, non si sono fermati. Hanno cercato di approfittare e continueranno.
Allora si tratta di scegliere. Dobbiamo scegliere noi, consapevolmente, chi vogliamo seguire. È una grandissima missione per tempi difficili. Ma Gesù promette ai suoi la forza dello Spirito Santo.
Che fare allora? Impegnarsi, fare tante cose? No, non ancora. I discepoli vanno a Gerusalemme e cominciano a pregare in modo intenso e continuo, sostenuti dalla presenza della vergine Maria. Cosa dobbiamo fare noi? San Paolo oggi ce lo spiega: il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. (che) Egli la manifestò in Cristo,”
Cercare di avere una profonda conoscenza di lui, comprendere a quale speranza ci ha chiamati, quale tesoro di gloria … Se non conosci Dio, come potrai agire come Dio, come figlio di Dio, come servo di Dio? Agire come Dio! Non vorrai dire che io sarei come Dio? Sì, esattamente. La Chiesa “è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose”.
Fai parte della pienezza del Cristo totale che è Capo e Membra. Io? così misero?… Gesù ha assunto la tua umanità, la tua fragilità, e con questa tua carne ha fatto miracoli. Ma lui era senza peccato. È vero ma ha risanato i tuoi peccati sulla croce. D’altronde vedi che anche i discepoli erano peccatori. Addirittura al momento dell’Ascensione, dopo che Gesù si era mostrato vivo con molte prove e li aveva insegnati direttamente dalla sua bocca, essi dubitavano. È una delle parole più scioccanti che abbia mai letto. Ma poi si è trasformata in una delle parole più consolanti. Se dubitavano e l’annuncio del Vangelo è andato avanti, è segno che la Chiesa è di Gesù, che egli è veramente risorto e rimane con noi ogni giorno, che lui è la Roccia.
Se voglio appropriarmi della gloria di Cristo, impedisco al Cristo totale di manifestarsi e anzi, divento contro testimonianza, porto la gente a bestemmiare Dio e la Chiesa. Se mi metto a disposizione di lui come inutile servo e debolissimo strumento, lui potrà fare quello che vuole.

Prima Lettura  At 1,1-11
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.
Dagli atti degli apostoli
Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 46
Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.
Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
 
Seconda Lettura
  Ef 1, 17-23
Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Canto al Vangelo
  Mt 28,19.20
Alleluia, alleluia.

Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo.
Alleluia.

  
Vangelo  Mt 28, 16-20
Mi è stato ogni potere in cielo e in terra.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


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