È arrivato il mese di maggio
e siamo ancora sotto il divieto di riprendere le nostre assemblee cristiane e,
purtroppo, sotto le polemiche politiche per le riaperture delle attività. Negli
altri paesi europei non va meglio. Mi è piaciuta la reazione dei vescovi francesi
per il tono e i contenuti e in particolare la proposta di considerare questo nuovo mese
di sospensione, inatteso e forzato, come un mese “nel Cenacolo” in preparazione
al dono dello Spirito Santo. Potremmo farlo anche noi. Infatti c'è bisogno di Spirito
Santo e di evangelizzazione dei battezzati, di rifondare la loro vita sulla Buona
Notizia. Questa sera i vescovi italiani ci hanno
convocato alla preghiera unanime per affidare l’Italia alla Vergine Maria: “Donna,
ecco il tuo figlio, i tuoi figli …”. Partecipiamo tutti! Sarà un immenso atto di preghiera
fiduciosa. La salvezza ci è già stata donata gratuitamente, ma nessuno di noi vive
appieno il suo battesimo, e forse questo battesimo è rimasto dormiente, trascurato,
mentre il Signore vorrebbe una rivoluzione nella nostra vita. Abbiamo bisogno di aprire il cuore alla Salvezza. Mi ha emozionato una
persona piena di zelo, e anche di amarezza per le tante storture che
vedeva nella società attorno a sé. Ha cominciato a leggere con attenzione la
Scrittura e ha visto il suo cuore essere letteralmente preso dall’amore della
Scrittura. Anche san Paolo era pieno di zelo per Dio e per le tradizioni dei
padri, ma proprio in forza di questo suo zelo religioso, delle sue molte preghiere,
perseguitava Gesù (Atti 9). Buon mese di maggio a tutti.
Dichiarazione del Consiglio
permanente dei vescovi francesi “In seguito agli annunci del Primo Ministro
riguardo all’allentamento delle misure di confinamento”.
Pubblicato il 28 aprile 2020
Il Primo ministro ha
annunciato questo 28 aprile 2020 che le celebrazioni con assemblee non potranno
riprendere che a partire del 2 giugno, anche se i luoghi di culto potranno
rimanere aperti come lo sono oggi, che la liturgia delle esequie potrà sempre essere
celebrata, sia nelle chiese che nei cimiteri, limitando il numero dei partecipanti
a 20.
I cattolici hanno rispettato
e rispetteranno le direttive del Governo. Il Consiglio Permanente dei vescovi di
Francia incoraggia vivamente le famiglie che sarebbero colpite da un lutto di non
rinunciare alle esequie religiose, anche se tutti i membri dal loro famiglia non
potranno partecipare. Incoraggia anche i fedeli a recarsi nelle chiese per
pregarvi individualmente; raccomanda alle diocesi e alle parrocchie di
continuare a proporre i mezzi necessari alla loro vita di fede. La Chiesa di Francia
valuterà inoltre come questo contesto nuovo permette la ripresa di alcune
attività caritative stando alle situazioni di precarietà di cui è testimone.
La festa di Pentecoste dovrebbe
segnare, a meno di una ripresa dell’epidemia, la fine del confinamento severo
in materia di vita liturgica e sacramentale. Il Consiglio Permanente dei vescovi
di Francia invita i cattolici a vivere il mese di maggio come un mese “nel Cenacolo”
in una preghiera pressante per il dono dello Spirito Santo e come un mese
mariano.
Firmato dal presidente e dai membri del Consiglio Permanente dei vescovi di
Francia
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