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lunedì 18 maggio 2020

LA MORTE NON HA PIU' POTERE SU DI LUI / 18 MAGGIO, MESSE COL POPOLO, 100 ANNI DALLA NASCITA DI GIOVANNI PAOLO II

Celebrazione oggi sulla tomba di Giovanni Paolo II.


Questa mattina, prima celebrazione con le Suore e alcune persone, regolarmente distanziate, con mascherina. Che emozione, anche se io ho potuto celebrare da solo ogni giorno. La Ekklesia è di natura sua Assemblea, come dice il suo nome appunto. E poi la riapertura è un segno di rinascita anche se sappiamo che nulla è finito e che la prudenza deve raddoppiare. Ma oggi è la gioia che prevale. L’antifona di ingresso recitava: “Cristo risorto più non muore, la morte non ha più potere su di lui, alleluia”. Davvero Cristo è risorto! È ciò che ci ha sostenuto e ci sosterrà sempre.

Papa Francesco ha celebrato questa mattina sulla tomba di papa Giovanni Paolo II, in san Pietro. Quanta gratitudine a Karol Wojtyla, ai suoi genitori e formatori, a tutte le persone che lo hanno sostenuto nel suo cammino di fede! Ma a lui particolarmente la gratitudine di essere stato un così grande segno per la mia fede. Davvero, è stato segno fin dalla sua elezione. E la sua elezione l’ha fatta la Chiesa, non lui. La sua elezione ha cominciato a cambiare il mio sguardo sulla Chiesa che si mostrava coraggiosa e capace di incidere sulla Storia andando a prendere un vescovo per Roma oltre i confini italiani e, addirittura, oltre la tanto temuta cortina di ferro. Siamo sempre Chiesa, mai soli, mai senza comunione con i pastori e i pastori con il loro popolo. 

Gratitudine al Signore che ha mosso il voto dei Cardinali verso quel nome. Sempre gratitudine al Signore che non ci abbandona mai e ci chiede di leggere i nostri passi e ogni avvenimento con il suo sguardo.

La grazia, certo, sempre! Ma ricordo una riflessione del non ancora Cardinale Joseph Cordes. Erano gli anni '90 e ci chiedeva, un gruppo di preti, di pregare per il Papa: “pregate per lui. È vero c'è la grazia, ma questo grazia passa attraverso la fatica di un uomo e il suo coraggio. E il suo servizio è pesante. Ha bisogno delle vostre preghiere.” Gratitudine all'uomo Karol Wojtyla per la sua fedeltà cuore, intelligenza, forze alla grazia e al servizio che gli è stato affidato. 

Questa grazia che è arrivata fino a noi, ma che ci è affidata e potrà fiorire anche nella misura della nostra fedeltà.

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