Visualizzazioni totali

sabato 4 novembre 2017

SAN PAOLO, GLI EBREI E LA CHIESA / sabato XXX° sett. T.O.

Martirio di Santo Stefano - chiesa di Saint Etienne, Caen - Francia.
Il giovane Saul, a sinistra, approva la sua uccisione.
Dal brano di san Paolo ai Romani di oggi, sorge spontanea una domanda: se la Sapienza di Dio ha detto questo degli ebrei, com'è possibile che ci sia stata una sola persecuzione nei loro confronti? E il brano di oggi non è l’unico nel Nuovo Testamento che invita all’amicizia e alla comprensione ma anche alla gratitudine verso chi ha portato sulle spalle l’Alleanza con Dio e ce l’ha trasmessa.

La risposta è: manca l'ascolto sapienziale, orante, delle Scritture! Questa risposta ha vari livelli.

-C'è il cristiano che non si nutre delle Scritture. Sa solo che deve amare, che deve essere giusto, e non saprà discernere tra un amore vero e un amore morboso e devastante, tra la sua giustizia e quella del Signore, ecc.


-C'è il cristiano che conosce la Scrittura, ma non sa applicarla alla sua vita. Per lui quello che legge sono racconti(ni), episodi belli, ma che rimangono sterili perché lui non è Abramo, non è Gesù Cristo, ecc.

-C'è infine chi legge la Scrittura da solo. Sarà facilmente preda dell’interpretazione che asseconderà le sue pulsioni. Fino ai crimini perpetrati da squilibrati mentali che si appoggiano su versetti estrapolati dalla Bibbia. Purtroppo è vero che anche il mio gruppo, la mia comunità, possono inculcarmi interpretazioni deviate delle Scritture. Per questo la Chiesa ricorda che sono necessari anche il Magistero autentico e la Tradizione. Per buona parte la Tradizione è il “Magistero” dei Santi. Come dicono i cristiani orientali, i Santi sono i veri Teologi.


Prima Lettura  Rm 11,1-2a.11-12.25-29
Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo, che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.
Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre? Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti, per suscitare la loro gelosia. Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza per le genti, quanto più la loro totalità!
Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:
«Da Sion uscirà il liberatore,
egli toglierà l’empietà da Giacobbe.
Sarà questa la mia alleanza con loro
quando distruggerò i loro peccati».
Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
   
Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 93
Il Signore non respinge il suo popolo.

Beato l’uomo che tu castighi, Signore,
e a cui insegni la tua legge,
per dargli riposo nei giorni di sventura.

Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.

Se il Signore non fosse stato il mio aiuto,
in breve avrei abitato nel regno del silenzio.
Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto. 

Canto al Vangelo 
  Mt 11,29 
Alleluia, alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore,
e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Alleluia.
 
Vangelo   Lc 14, 1.7-11
Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

Dal vangelo secondo Luca 
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».    

Nessun commento:

Posta un commento