Visualizzazioni totali

mercoledì 15 novembre 2017

POTENTI O ULTIMI, TUTTI IMPORTANTI AGLI OCCHI DI DIO / mercoledì XXXII° sett. T. O.

G7 Taormina.
Se la Politica è un esercizio di Altissima Carità (Paolo VI), essa comporta tante responsabilità morali. E, in un tempo in cui i Re si credevano Dèi ed esigevano un culto come tali, il Sapiente biblico osa dir loro (che magari dominavano il suo popolo trattandolo da seconda o terza categoria) che saranno giudicati dal Dio che adorano gli Ebrei, e il giudizio sarà tanto più severo quanto più grande è il potere concesso loro da Dio. Così facendo, dice anche al suo popolo: “non temete l’uomo fatto di carne, non lasciatevi impressionare dalle apparenze, il Re è un essere mortale e un servo come tutti.”



Questa prima lettura è sempre attualissima oggi. Non riusciamo ad immaginare la soggezione alla quale il singolo suddito era sottomesso in quei tempi! Ma le dinamiche di orgoglio e di auto esaltazione dei grandi e di soggezione servile dei sudditi di fronte alle apparenze di cui si riveste il potere, sono sempre le stesse. Preghiamo per i nostri politici “perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità.”, come ci raccomanda san Paolo (1 Tim 2,2) ma preghiamo per loro anche come fratelli, spesso poco formati sul piano spirituale e morale ed esposti a molteplici tentazioni, perché non si perdano. Papa Francesco ce lo ha ricordato poco tempo fa. 

Il fatto che i potenti saranno giudicati da Dio, non libera però il piccolo dalle sue responsabilità. Gesù è attento al comportamento di dieci poveracci, ex lebbrosi che egli ha appena guarito, e si aspetta da loro gratitudine, cioè la capacità di avere una coscienza spirituale. 

Anzi, noi partecipiamo alla Messa. La Missa, nel linguaggio civile dei Romani era la comparizione davanti al Superiore, che poi congedava il Missus con una Missio o Missione. Il nostro Superiore è Dio, l'Unico e beato Sovrano. In conclusione quindi, anche il più piccolo dei cristiani è un Ministro del vero Regno, incaricato di Missione per governare il Mondo secondo il volere di Dio.

Prima Lettura   Sap 6, 2-12
Ascoltate, o re, perché impariate la sapienza.

Dal libro della Sapienza
Ascoltate, o re, e cercate di comprendere;
imparate, o governanti di tutta la terra.
Porgete l’orecchio, voi dominatori di popoli,
che siete orgogliosi di comandare su molte nazioni.
Dal Signore vi fu dato il potere
e l’autorità dall’Altissimo;
egli esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi:
pur essendo ministri del suo regno,
non avete governato rettamente
né avete osservato la legge
né vi siete comportati secondo il volere di Dio.
Terribile e veloce egli piomberà su di voi,
poiché il giudizio è severo contro coloro che stanno in alto.
Gli ultimi infatti meritano misericordia,
ma i potenti saranno vagliati con rigore.
Il Signore dell’universo non guarderà in faccia a nessuno,
non avrà riguardi per la grandezza,
perché egli ha creato il piccolo e il grande
e a tutti provvede in egual modo.
Ma sui dominatori incombe un’indagine inflessibile.
Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non cadiate in errore.
Chi custodisce santamente le cose sante sarà riconosciuto santo,
e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa.
Bramate, pertanto, le mie parole,
desideratele e ne sarete istruiti. 

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 81 
Àlzati, o Dio, a giudicare la terra.

Difendete il debole e l’orfano,
al povero e al misero fate giustizia!
Salvate il debole e l’indigente,
liberatelo dalla mano dei malvagi.

Io ho detto: «Voi siete dèi,
siete tutti figli dell’Altissimo,
ma certo morirete come ogni uomo,
cadrete come tutti i potenti».
  
Canto al Vangelo 
  1Ts 5,18
Alleluia, alleluia.

In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Alleluia.

Vangelo   Lc 17, 11-19
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.

Dal vangelo secondo Luca
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». 


Nessun commento:

Posta un commento