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lunedì 6 novembre 2017

LA MISERICORDIA E' LA CHIAVE DELLA STORIA / lunedì XXXI° sett. T.O.

Oggi, san Paolo e il Vangelo parlano di misericordia.

La prima lettura ne parla con un concetto profondissimo, sconfinato, che si presenta difficile, oscuro, anche se non è inaccessibile.
Primo punto: Dio, che vuole salvare tutti, non vuole che io possa sedermi tranquillo nel partito dei buoni e, dal mio tronetto, pensare di avere capito tutto, di non aver bisogno di nulla.
Secondo punto: Dio guida la storia e nulla, nemmeno il male, esula dalla sua potenza, ma, anzi,Egli usa ogni cosa per i suoi progetti di bene nei nostri confronti. Sta girando tra noi una dottrina perversa che pretende che “il male (la malattia, la morte, le disgrazie …), non viene da Dio”, intendendo questo però nel senso che Dio non è più onnipotente, e non può usare o anche provocare gli eventi negativi per un maggior bene. Ma questo non rende conto né del Dio della Bibbia, né della tragicità della Storia.


Nel Vangelo la misericordia è proposta con un concetto molto più semplice e accessibile: Gesù ti invita a condividere la tua vita, i tuoi beni, i tuoi momenti lieti, con chi non può ricambiarti, poveri, ciechi, zoppi, e sarai beato. Questo appello del Signore è altrettanto sconfinato. Metterlo in pratica, per la mentalità del mondo che è anche in me, significa perdere letteralmente la vita, credendo però che così la ritroverò, purificata, allargata, riempita d’amore e di luce.

Il Signore ci ha dato l’esempio, per questo siamo qui, poveri, ciechi, presuntuosi, saputelli saliti sulla cattedra di Mosè, infermi nella mente e nello spirito, zoppi nella pratica della carità se non paralizzati, ben incapaci di ricambiare, seduti alla mensa della sua Parola e al banchetto delle sue Nozze.


Prima Lettura   Rm 11, 29-36
Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? O chi gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen. 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 68
Nella tua grande bontà, rispondimi, Signore. 


Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne riavranno il possesso.
La stirpe dei suoi servi ne sarà erede
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.    

Canto al Vangelo 
  Gv 8,31 
Alleluia, alleluia. 
Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli, dice il Signore, 
e conoscerete la verità. Alleluia.

Vangelo 
  Lc 14, 12-14
Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».    

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