Visualizzazioni totali

martedì 21 novembre 2017

ESPORSI PER INCONTRARE GESU' / Presentazione di Maria al Tempio

Eleazaro rifiuta di mangiare cibi proibiti.
Oggi è la festa della Presentazione della Vergine Maria al Tempio, ma le suore mi hanno fatto celebrare con le letture feriali, ispirandomi questa riflessione:

Eleazaro e Zaccheo si espongono. 
Eleazaro, nella prima lettura, si espone consapevolmente alla morte con delle argomentazioni che esprimono, oltre che la sua fedeltà e il suo amore a Dio, una saggezza profonda impregnata d’amore per il prossimo e di senso di responsabilità per i giovani e per tutti.
Zaccheo, nel Vangelo, non rischia la morte cercando di vedere Gesù ma, da uomo carnale, dato al servizio dei soldi e probabilmente anche dei piaceri, il suo esporsi alla vista di tutti per poter incontrare Gesù, di cui si può aspettare pure un rimprovero pubblico per il mestiere che fa, ha un enorme valore.

Anche Gesù si espone e rischia. Ha visto la fede di Zaccheo e questo gli basta. Non sa fin dove andrà, non sa cosa farà Zaccheo. Rischia perché ci sono quelli che criticheranno comunque la sua iniziativa di invitarsi a casa di un peccatore, vuoi per rigidità mentale, vuoi per invidia (non è venuto a casa mia). Ma rischia anche di scandalizzare le anime piccole e sincere che,
se Zaccheo non mostra nessun segno tangibile di cambiamento, penseranno che egli ha preferito una casa ricca alla casa di una famiglia povera, che egli ha preferito uno sfacciato piuttosto che l’ospitalità di gente umile. Intanto tutti – sottolinea il Vangelo – mormoravano.
Questo rischiare di Gesù gli riserva oggi una gioia che gli riempie il cuore. Costerà poi anche a lui la vita perché il suo moltiplicare gli incontri fuori dagli schemi non gli sarà perdonato.

Gesù incontra Zaccheo.
Anche Maria ha rischiato, avendo una vita che, per quanto umile e nascosta, non si è mai piegata alla legge del “prendere gloria gli uni dagli altri” alla legge dell’autoreferenzialità del gruppo e della famiglia. Consacrata a Dio, Lo mette al primo posto, con amore e umiltà, con affetto e pazienza, ma senza compromessi.

Anche noi siamo consacrati a Dio con il nostro battesimo. Forse venire a Messa è per te la cosa meno rischiosa e non vi incontri Gesù, perché sei come la folla convenuta e non come Zaccheo. Egli uscì di casa sua. Dio è presente in cielo e in terra e in ogni luogo, ma gli appuntamenti che ti dà hanno un luogo, un tempo e delle circostanze precise, e richiedono un cuore che sa esporsi.

2 Maccabei 6,18-31
18 Un tale Eleàzaro, uno degli scribi più stimati, uomo già avanti negli anni e molto dignitoso nell'aspetto della persona, veniva costretto ad aprire la bocca e ad ingoiare carne suina. 19 Ma egli, preferendo una morte gloriosa a una vita ignominiosa, s'incamminò volontariamente al supplizio, 20 sputando il boccone e comportandosi come conviene a coloro che sono pronti ad allontanarsi da quanto non è lecito gustare per brama di sopravvivere. 21 Coloro che erano incaricati dell'illecito banchetto sacrificale, in nome della familiarità di antica data che avevano con quest'uomo, lo tirarono in disparte e lo pregarono di prendere la carne di cui era lecito cibarsi, preparata da lui stesso, e fingere di mangiare la porzione delle carni sacrificate imposta dal re, 22 perché, agendo a questo modo, avrebbe sfuggito la morte e approfittato di questo atto di clemenza in nome dell'antica amicizia che aveva con loro. 23 Ma egli, facendo un nobile ragionamento, degno della sua età e del prestigio della vecchiaia a cui si aggiungeva la veneranda canizie, e della condotta irreprensibile tenuta fin da fanciullo, e degno specialmente delle sante leggi stabilite da Dio, rispose subito dicendo che lo mandassero alla morte. 24 «Non è affatto degno della nostra età fingere con il pericolo che molti giovani, pensando che a novant'anni Eleàzaro sia passato agli usi stranieri, 25 a loro volta, per colpa della mia finzione, durante pochi e brevissimi giorni di vita, si perdano per causa mia e io procuri così disonore e macchia alla mia vecchiaia. 26 Infatti anche se ora mi sottraessi al castigo degli uomini, non potrei sfuggire né da vivo né da morto alle mani dell'Onnipotente. 27 Perciò, abbandonando ora da forte questa vita, mi mostrerò degno della mia età 28 e lascerò ai giovani nobile esempio, perché sappiano affrontare la morte prontamente e generosamente per le sante e venerande leggi». Dette queste parole, si avviò prontamente al supplizio. 29 Quelli che ve lo trascinavano, cambiarono la benevolenza di poco prima in avversione, ritenendo a loro parere che le parole da lui prima pronunziate fossero una pazzia. 30 Mentre stava per morire sotto i colpi, disse tra i gemiti: «Il Signore, cui appartiene la sacra scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui». 31 In tal modo egli morì, lasciando non solo ai giovani ma alla grande maggioranza del popolo la sua morte come esempio di generosità e ricordo di fortezza.

Luca 19,1-10.

1 Entrato in Gerico, attraversava la città. 2 Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3 cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. 4 Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. 5 Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6 In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. 7 Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». 8 Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9 Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; 10 il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Nessun commento:

Posta un commento