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domenica 26 novembre 2017

CRISTO RE DELL'UNIVERSO, QUALCHE RIFLESSIONE

VENITE BENEDETTI DEL PADRE MIO, RICEVETE IL REGNO
PREPARATO PER VOI DALL'ORIGINE DEL MONDO.

Cristo Re dell’Universo! Qualche riflessione:

Un posto nel Regno è preparato per me fin dalla fondazione del mondo.

È così bello che anche i più santi sono stupiti quando si rivela.


L’esito è drammatico: felicità piena e senza fine oppure dannazione tremenda e definitiva. Ma io conosco il programma dell’esame e quindi arriverò sicuramente ben preparato! Però lo devo leggere bene e essere sicuro di aver compreso tutto (alla Maturità, in ragione di cambiamenti di programmi ho avuto la fortuna di avere una prova facile e senza trabocchetti. Ho avuto quindi un ottimo voto, ben superiore al mio valore abituale. Amici miei molto bravi, siccome era l’ultimo giorno, avevano anticipato la festa con un pranzo ben innaffiato di vino e non hanno girato il foglio, rispondendo solo a 3 domande su 5!: hanno ottenuto appena la sufficienza). Mi sa che dimentichiamo facilmente di leggere: “tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.

Se credi, sai che sotto le spoglie non proprio invitanti del tuo vicino, del datore di lavoro, della moglie e del marito, dello straniero, dell’ammalato, del carcerato, è presente nel più profondo di loro, Cristo Signore, Re e Sovrano.

Anche in te c'è il Signore. Credi alla tua dignità incancellabile. Anche tu eri affamato e assetato di felicità e di vita vera, povero e nudo, anche tu sei ammalato e prigioniero delle tue paure e dei tuoi peccati. E il Signore stesso, come un pastore è venuto a cercarti e ti ha portato nell’ovile, nella sua Chiesa. Oggi sei Corpo del Santo, con Lui sei Re, Sacerdote e Profeta, sei Amore, anche se non lo vedi perché sei ricoperto ancora dei tuoi stracci, come non vediamo che Tutto è Amore. Come dice il bellissimo canto di Sequeri: “Luce in ogni cosa, io non vedo ancora, ma la tua Parola, mi rischiarerà”. Gesù è il Signore! Il Re dell'Universo!

Prima Lettura  Ez 34,11-12.15-17
Voi siete mio gregge: io giudicherò tra pecora e pecora.

Dal libro del profeta Ezechièle
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 22
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla..

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

Seconda Lettura
  1 Cor 15,20-26a.28
Consegnerà il regno a Dio Padre, perché Dio sia tutto in tutti.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Canto al Vangelo  
 Mc 11,9.10
Alleluia, alleluia.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Alleluia.

   
   Vangelo  Mt 25,31-46
Siederà sul trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».


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