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martedì 12 dicembre 2023

SCHIAVITÙ NELLA BIBBIA 3/3 FINE. - LA RIVOLUZIONE CRISTIANA


(Continuazione di La Gioia del Vangelo: LA SCHIAVITÙ NELLA BIBBIA 2/3 PROTEZIONE E INTEGRAZIONE DEGLI SCHIAVI

Lo schiavo può ricevere punizioni, se è ribelle, pigro, ecc. Ma non si possono superare certi limiti: “Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta (come per un uomo libero)”. (Esodo 21, 20). "Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, darà loro la libertà in compenso dell'occhio. Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, darà loro la libertà in compenso del dente". (Esodo 21, 26-27). “Non consegnerai al suo padrone uno schiavo che, dopo essergli fuggito, si sarà rifugiato presso di te”. (Deuteronomio 23, 16. Vedi nella Lettera a Filemone, la delicatezza di Paolo per Onesimo che è schiavo sotto il diritto romano)

Giobbe che ha una coscienza delicata è molto consapevole che i suoi schiavi godono di diritti: “Se ho negato i diritti del mio schiavo e della schiava in lite con me ...”, (Giobbe 31, 13).

Tutto questo è volere di Dio che ricorda molto opportunamente al popolo che è libero per sua benevolenza: “Ricòrdati che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso;” (Deuteronomio 5, 15). Il padre lo ricorda ad ogni Cena di Pasqua ai suoi figli! (Deuteronomio 6, 21).

Il trafficante di uomini (ebrei) deve essere punito con la massima severità: “Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l'abbia sfruttato come schiavo o l'abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte. Così estirperai il male in mezzo a te”. (Deuteronomio 24, 7), e Salomone rispetta i membri del suo popolo  non facendo schiavo nessuno (1 Re 9, 22), mentre i popoli circostanti non hanno questo rispetto verso i loro schiavi (vedi 1 Sam 30,13).

Chiaramente se lo schiavo in qualche modo partecipa della vita familiare, fino a farne parte:  “Sesan non ebbe figli, ma solo figlie; egli aveva uno schiavo egiziano chiamato Iarca. Sesan diede in moglie allo schiavo Iarca una figlia che gli partorì Attài”. (1 Cronache 2, 34-35), segue questa famiglia nelle sue lotte (Genesi 14, 14) e anche nella sventura (1 Re 14, 10: “Per questo, ecco, manderò la sventura sulla casa di Geroboamo, distruggerò nella casa di Geroboamo ogni maschio, schiavo o libero in Israele, e spazzerò la casa di Geroboamo come si spazza lo sterco fino alla sua totale scomparsa”. vedi Esodo 11, 5)

Apprezzando la persona e non il suo statuto si arriva a conclusioni rivoluzionarie: “Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato, e avrà parte con i fratelli all'eredità”. (Proverbi 17, 2). “Uomini liberi serviranno uno schiavo sapiente e chi ha senno non protesterà”. (Siracide 10, 25). Infatti Dio sta sopra tutti: “Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non venga punito". (Proverbi 30, 10). “Se hai uno schiavo, sia come te stesso, perché l'hai acquistato a prezzo di sangue. Se hai uno schiavo, trattalo come un fratello, perché ne avrai bisogno come di te stesso”. (Siracide 33, 31).

La situazione di debolezza politica di Israele lo rende spesso vittima dei popoli più potenti. Ma questo non impedisce che la gloria del Signore si manifesti in Israele: “Così dice il Signore, il redentore d'Israele, il suo Santo, a colui che è disprezzato, rifiutato dalle nazioni, schiavo dei potenti: "I re vedranno e si alzeranno in piedi, i prìncipi si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, del Santo d'Israele che ti ha scelto".(Isaia 49, 7).

E quindi, preparata e annunciata a lungo dai profeti , e dal cammino di questo popolo straordinario, arriva la rivoluzione di Gesù!. 

“chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo”. (Matteo 20, 27; Marco 10, 44)

“Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; anche se puoi diventare libero, approfitta piuttosto della tua condizione! Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore è un uomo libero, a servizio del Signore! Allo stesso modo chi è stato chiamato da libero è schiavo di Cristo”. (1 Corinzi 7, 21-22)

“Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù”. (Gàlati 3, 28). “Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio”. (Gàlati 4, 7). Era stato promesso dai profeti:   “Anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio spirito” (Gioele 3, 2).

La vera schiavitù è il peccato!: “Gesù rispose loro: "In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre”. (Giovanni 8, 34-35; vedi 2 Pietro 2, 19)

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