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domenica 10 dicembre 2023

NELLA SUA TOTALITÀ LA DOMENICA È SINTESI DELLA VITA CRISTIANA E CONDIZIONE PER VIVERLA BENE / 05 "Spiritus et Sponsa" di Giovanni Paolo II, del 4 XII 2003


8. Occorre pertanto una pastorale liturgica intonata ad una piena fedeltà ai nuovi ordines (NdR: cioè le rubriche da osservare, poste all’inizio del Messale). Attraverso di essi si è venuto realizzando quel rinnovato interesse per la Parola di Dio secondo l'orientamento del Concilio che auspica una "lettura della Sacra Scrittura più abbondante, più varia, meglio scelta" 22. I nuovi lezionari, ad esempio, offrono un'ampia scelta di brani scritturistici, che costituiscono una sorgente inesauribile alla quale il Popolo di Dio può e deve attingere. Non possiamo, infatti, dimenticare che "nell'ascolto della Parola di Dio si edifica e cresce la Chiesa, e i fatti mirabili che un tempo e in molti modi Dio ha compiuto nella storia della salvezza, vengono in mistica verità ripresentati nei segni della celebrazione liturgica" 23. All'interno della celebrazione, la Parola di Dio esprime la pienezza del suo significato, stimolando l'esistenza cristiana a un continuo rinnovamento, perché "ciò che si ascolta nell'azione liturgica si attui poi anche nella vita" 24.

9. La domenica, giorno del Signore, nel quale si fa speciale memoria della risurrezione di Cristo, è al centro della vita liturgica, quale "fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico" 25. Senza dubbio sono stati fatti sforzi notevoli nella pastorale, perché il valore della domenica venisse riscoperto. Ma occorre insistere su questo punto, giacché "veramente grande è la ricchezza spirituale e pastorale della domenica, quale la tradizione ce l'ha consegnata. Colta nella totalità dei suoi significati e delle sue implicazioni, essa è, in qualche modo, sintesi della vita cristiana e condizione per viverla bene" 26.

10. Dalla celebrazione liturgica è alimentata la vita spirituale dei fedeli. E' a partire dalla Liturgia che dev'essere attuato il principio che ho enunciato nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte: "C'è bisogno di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'arte della preghiera" 27. La Sacrosanctum Concilium interpreta profeticamente questa urgenza, stimolando la comunità cristiana a intensificare la vita di preghiera non solo attraverso la Liturgia, ma anche attraverso i "pii esercizi", purché compiuti in armonia con la Liturgia, quasi da essa derivino e ad essa conducano 28. L'esperienza pastorale di questi decenni ha consolidato questa intuizione. Prezioso è stato, in questo senso, il contributo dato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti con il Direttorio su pietà popolare e liturgia 29. Io stesso, poi, con la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae 30 e con l’indizione dell'Anno del Rosario ho voluto esplicitare le ricchezze contemplative di questa preghiera tradizionale, che si è largamente affermata nel Popolo di Dio, e ne ho raccomandato la riscoperta quale via privilegiata di contemplazione del volto di Cristo alla scuola di Maria.

22 N. 35.  

23 Ordo Lectionum Missae, 7.  

24 Ibid., 6.

25 Conc. Ecum. Vat. II, Cost. sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium, 106; cfr Giovanni Paolo II, Lett. ap. Vicesimus quintus (4 dicembre 1988), 22: AAS 81 (1989), 917. 

 26 Giovanni Paolo II, Lett. ap. Dies Domini (31 maggio 1998), 81: AAS 90 (1998), 763.  

27 N. 32: AAS 93 (2001), 288.  

28 Cfr n. 13.  

29 Città del Vaticano, 2002.

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