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lunedì 25 dicembre 2023

SOLO DIO VUOLE DIVENTARE UOMO / Natale 2023.

Una debolezza sostiene l'altra.


I bambini sognano di diventare eroi. Gli adulti sognano di diventare re o potenti. I re e i potenti sognano di diventare Dio o almeno dèi. Tutti sognano di vincere. Solo Dio vuole diventare uomo, anzi, si fa bambino. 

Un grande studioso, Alain Bauer, è autore di un libro “Au commencement était la guerre: la globalisation piteuse” (Fayard 2023), ossia “In principio era la guerra: la globalizzazione pietosa”. Scrive (traduzione mia): “Ecco dunque venuto il tempo di cogliere il mondo così com’è piuttosto che ignorarlo, di comprenderlo piuttosto che sognarlo, di lavorarlo piuttosto che consumarlo”. La guerra ci segue di generazione in generazione, come se fosse parte costitutiva della stessa natura umana. Per il profeta Isaia la venuta del Principe della Pace non è un di più ma è la salvezza invece della morte, perché l’oppressione militare degli invasori è costante e sanguinosa. Troviamo segni di violenza su resti umani o armi nelle tombe ad ogni epoca anche la più antica.

La guerra e la violenza sono inevitabili? Come liberarci dalla guerra e dalla violenza? Per i cristiani Gesù è il principe della Pace, colui che ha realmente riconciliato l’uomo con il suo Dio e con il suo simile. Ma se la storia dei popoli non cristiani (o non più cristiani) dimostra abbondantemente che il Cristianesimo è concretamente un enorme beneficio per l’Umanità, la Storia stessa della Chiesa e dei cristiani ci fanno capire che non esiste nessuna formula magica. La crescita del dono della Pace esige un’adesione personale, perseverante, intelligente, spiritualmente tenace e capace di discernimento. Ma in Cristo abbiamo la Vittoria, perché “In principio era il Verbo”e non la guerra, anche se la sua Vittoria è diversa da quella che sognano bambini, adulti, re e potenti. Per questo viene lentamente. Guardiamo a Betlemme: "Un figlio ci è stato dato". 


Prima Lettura  Is 9,1-6  Ci è stato dato un figlio

 Dal libro del profeta Isaia

Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse.

Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle, e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.

Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.

Perché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà:  Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.

Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 95  Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore, uomini di tutta la terra. Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza. In mezzo alle genti narrate la sua gloria, a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra, risuoni il mare e quanto racchiude; sia in festa la campagna e quanto contiene, acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene: sì, egli viene a giudicare la terra; giudicherà il mondo con giustizia e nella sua fedeltà i popoli.

 

Seconda Lettura  Tt 2,11-14  E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.

Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.


Canto al Vangelo   Cf Lc 2,10-11  Alleluia, alleluia. Vi annunzio una grande gioia: oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore. Alleluia.

 Vangelo  Lc 2,1-14  Oggi vi è nato il Salvatore.

 Dal vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».

E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».


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