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sabato 30 dicembre 2023

GESÙ È EBREO E LO È PER SEMPRE, E QUESTO DÀ FASTIDIO A TUTTI / Contro ogni antisemitismo e ogni razzismo. Natale 2023

Grotta della Natività.

“Che Gesù sia ebreo dà fastidio a tutti" mi diceva un prete che vive in Israele. 

Dà fastidio ai musulmani per i quali Gesù è un grande profeta, dotato secondo il Corano di caratteristiche uniche, nemmeno possedute da Maometto, anche se Maometto per loro è l’ultimo dei profeti. Che, però, il profeta Gesù, concepito verginalmente da Maryam alla quale il Corano dedica una Sura, che ritornerà come segno dell’Ora del Giudizio finale, che devono venerare, sia uno di quegli ebrei “odiati” (gli ebrei sono “el maghdubi ‘alayhim”, cioè “coloro sui quali è la collera di Allah” Sura 1 El Fatiha) che devono vivere da “umiliati” sottomessi ai musulmani, dà un grande fastidio evidentemente. 

Dà fastidio ai cristiani di Israele per ragioni simili, perché l’ebreo Gesù rende Padri nella Fede il popolo che oggi domina la loro Terra e l’ha sviluppata in un modo che nessuno ha saputo fare prima. Gesù non è palestinese, non parlava arabo come la maggior parte dei cristiani di Terra Santa. E questo non si può cancellare perché l’ebraicità di Gesù “sottolinea, come ci è stato rivelato nella Bibbia (Cf RM 1,3-4; Gal 4,4-5), sia la realtà dell'incarnazione che il significato stesso della storia della salvezza”. L’espressione: “Gesù è ebreo e lo è per sempre” assieme alla citazione precedente sono tratte dal documento “SUSSIDI PER UNA CORRETTA PRESENTAZIONE DEGLI EBREI E DELL'EBRAISMO NELLA PREDICAZIONE E NELLA CATECHESI DELLA CHIESA CATTOLICA” (III. I.) del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani del 1985. Un documento fortemente voluto da Papa Giovanni Paolo II.

Gesù ebreo dà fastidio anche agli ebrei perché la sua presenza rimane una sfida per loro visto che due miliardi di uomini e donne nel mondo lo riconoscono come il Messia che loro attendono e che, anche se pochi, sono molto di più coloro che passano dall’ebraismo al cristianesimo che il contrario. Come dire: sbagliate a rimanere ebrei, dovreste diventare cristiani (i musulmani dicono: ebrei e cristiani non siete sulla via dei ben guidati, dovreste diventare musulmani). E quindi in qualche modo la vostra esistenza e la vostra pretesa ad avere una Terra e uno Stato in cui vivere in pace non è giustificata. Anche se questa non è assolutamente la prospettiva di san Paolo e della Scrittura, né della Chiesa che sostiene da sempre la soluzione di "Due Popoli, due Stati". Ma tant'è! Infatti Gesù ebreo e Messia dei cristiani ricorda loro l’antica accusa di essere il “popolo deicida”, il popolo che uccise Dio, e tutte le persecuzioni subite nei secoli fino alla Shoà pianificata da un cattolico, Adolf Hitler. Ricorda loro l’antisemitismo che li ha accompagnato durante tutta la Storia.

“Li ha accompagnato!” Al passato? Purtroppo in questi giorni vediamo riesplodere l’antisemitismo in tutto il mondo, in modo anche violento, spesso stupido, ma sempre illogico e negativo. Era dunque latente, come certi virus di malattie infantili che non ci abbandonano mai e possono causare gravi crisi in età adulta. Nei Natali scorsi nessuno aveva postato messaggi tipo: “Gesù oggi nasce a Kabul”, “Gesù oggi nasce a Idlib, o a Mossul, o nel Tibet”. Nessuno ha pubblicato l’anno scorso post che dicevano “Quest’anno Gesù nasce a Kherson” che è bombardata ogni giorno dai russi, o “Gesù oggi è un bambino ucraino strappato alla sua famiglia e deportato in Russia”. Purtroppo l’elenco dei luoghi di crimini contro l'infanzia e le persone inermi è molto lungo e l’ho appena sfiorato. E invece quest’anno bisogna dire che Gesù nasce a Gaza! che È il Natale di Erode! Cioè i mostri sono gli ebrei e solo loro... E ovunque ci sono ebrei, è giusto minacciarli, siano bambini, adulti e anziani, i loro luoghi di culto e abitazioni attaccarli. Ricordo solo che i portavoce di Hamas hanno dichiarato che il 7 ottobre è solo il primo, poi ci sarà “un secondo, un terzo e un milione di altri 7 ottobre fino all’annientamento di Israele”. Eppure nemmeno le Nazioni Unite hanno voluto condannare le atrocità del 7 ottobre! La morte dei bambini di Gaza è una tragedia perché la morte di nessun bambino è giustificata, e neppure quella di adulti. Proprio per questo, schierarsi da una parte è profondamente ingiusto e può solo portare ad altre violenze. Dobbiamo essere attenti! Ricordiamoci il semplice e diffuso “insegnamento del disprezzo verso gli ebrei” tra i cattolici che ha grandemente facilitato tutte le persecuzioni contro di loro nel XX secolo. 

Leggere gli articoli linkati sotto può aiutare a riflettere diversamente: Lettera aperta di un occidentale al suo primo ministro: “Il nostro paese accetterebbe di vivere sotto la costante minaccia di un 7 ottobre?" - Israele.net - Israele.netSi tratta chiaramente di un punto di vista israeliano ma presenta fatti concreti che non possiamo dimenticare mentre sembra che nessuno ne voglia parlare. 

In ogni caso, lasciando a ciascuno il diritto di farsi un giudizio storico, anzi, invitando a fare lo sforzo di conoscere meglio la Storia, da un punto di vista cristiano dovrebbe essere pacifico per tutti che Gesù è nato a Betlemme 2000 anni fa circa, in un villaggio ebraico e in nessun altro posto, e oggi nasce in chiunque accetta di entrare nella sua Via. Inoltre Gesù è nato PER TUTTI, per portare un lieto annunzio a TUTTI i bambini e poveri, per tutte le vittime di violenza e oppressione, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista (vedi Luca 4, 18), senza schierarsi per un popolo o, peggio, per una ideologia.

La vita di un bambino vale quanto la vita di ogni altro bambino, ovunque nel mondo. 

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