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giovedì 14 dicembre 2023

LA PORTA DELLA FELICITÀ È LA CROCE / S. Giovanni della Croce, Dottore della Chiesa, 14 XII 2023.


Dio è Amore e vuole solo donarci una vita piena e felice. Oggi si celebra Giovanni della Croce, fondatore assieme a Teresa d’Avila dei Carmelitani scalzi. Ci insegna a raggiungere Dio attraverso l’unica via possibile, la fede. C'è chi, però, predica che una fede senza croce può portare alla meta. È il cosiddetto “Vangelo della prosperità”, un’eresia di molti gruppi pentecostali soprattutto protestanti ma
, purtroppo, anche cattolici: “più prego, più Dio mi ascolterà e mi darà le grazie che gli chiedo”. Come se Dio non conoscesse i nostri bisogni e fosse sordo o duro di cuore, o ancora non sappia ciò che è meglio per i suoi figli! Capita ancora, come dice don Tonino Bello, che “La croce l’abbiamo inquadrata nella cornice della sapienza umana e nel telaio della sublimità di parola. L’abbiamo attaccata con riverenza alle pareti di casa nostra, ma non ce la siamo piantata nel cuore. Pende dal nostro collo, ma non pende sulle nostre scelte. Le rivolgiamo inchini e incensazioni in chiesa, ma ci manteniamo agli antipodi della sua logica. L’abbiamo isolata, sia pure con tutti i riguardi che merita”.

Che diremmo se un bambino vuol essere un campione pensando che l’allenamento è inutile, addirittura negativo, o vuol diventare un professionista senza studiare? Nel Cristianesimo ci sono tutti gli aiuti per "allenarsi bene", per "studiare in modo efficace", ma non c'è dispensa dall’allenamento o dallo studio. Molti invece si rivolgono al Dio cristiano supplicandolo di non farli diventare cristiani! 

“Stare con Gesù significa mettere il Vangelo al centro della nostra vita personale. Gesù, aiutaci a vedere anche nelle nostre croci, e nella stessa croce, un mezzo per ricambiare il tuo amore”. (Don Tonino Bello).

Ascoltiamo dal breviario di oggi : Dal «Cantico spirituale» di san Giovanni della Croce, sacerdote.  (strofe 36-37)

Per quanto siano molti i misteri e le meraviglie scoperte dai santi dottori e intese dalle anime sante nel presente stato di vita, tuttavia ne è rimasta da dire e da capire la maggior parte e quindi c`è ancora molto da approfondire in Cristo. Questi infatti è come una miniera ricca di immense vene di tesori, dei quali, per quanto si vada a fondo, non si trova la fine; anzi in ciascuna cavità si scoprono nuovi filoni di ricchezze.

Perciò san Paolo dice del Cristo: «In Cristo si trovano nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza» (Col 2, 3) nei quali l'anima non può penetrare, se prima non passa per le strettezze della sofferenza interna ed esterna. Infatti, a quel poco che è possibile sapere in questa vita dei misteri di Cristo non si può giungere senza aver sofferto molto, aver ricevuto da Dio numerose grazie intellettuali e sensibili e senza aver fatto precedere un lungo esercizio spirituale, poiché tutte queste grazie sono più imperfette della sapienza dei misteri di Cristo, per la quale servono di semplice disposizione.

Oh, se l'anima riuscisse a capire che non si può giungere nel folto delle ricchezze e della sapienza di Dio, se non entrando dove più numerose sono le sofferenze di ogni genere riponendovi la sua consolazione e il suo desiderio! Come chi desidera veramente la sapienza divina, in primo luogo brama di entrare veramente nello spessore della croce!

Per questo san Paolo ammoniva i discepoli di Efeso che non venissero meno nelle tribolazioni, ma stessero forti e radicati e fondati nella carità, e così potessero comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza per essere ricolmi di tutta la pienezza di Dio (cfr. Ef 3, 17). Per accedere alle ricchezze della sapienza divina la porta è la croce. Si tratta di una porta stretta nella quale pochi desiderano entrare, mentre sono molti coloro che amano i diletti a cui si giunge per suo mezzo.

Responsorio    1 Cor 2, 9-10

R. Occhio non vide, orecchio non udì, né mai entrò in mente umana, * ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

V. A noi fu rivelato, per mezzo del suo Spirito,

R. ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano.

Orazione: O Dio, che hai guidato san Giovanni della Croce alla santa montagna che è Cristo, attraverso la notte oscura della rinuncia e l'amore ardente della croce, concedi a noi di seguirlo come maestro di vita spirituale, per giungere alla contemplazione della tua gloria. Per il nostro Signore.

Vedi anche: Dal trattato «Salita al monte Carmelo» di san Giovanni della Croce, sacerdote (Lib.2, cap.22) (Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture - www.maranatha.it). Ufficio - Lunedì, II Settimana di Avvento 


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