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sabato 1 agosto 2020

LA CHIESA E' CONTRO I GAY?



La Chiesa è contro i gay?

Gira costantemente questa accusa: la Chiesa è contro i gay. E ultimamente l’opposizione netta dei Vescovi italiani contro un progetto di legge ha rinfocolato questa accusa e questi dibattiti. Per cui, come mi è stato chiesto, conviene fare chiarezza.

Innanzitutto due punti di base:

1.Siamo tutti amati da Dio follemente, Gesù è morto in croce per tutti e tutti sono già giustificati in Cristo. “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” dicono gli Atti degli Apostoli, cioè, chiunque accetta di fare fiducia a Cristo e di seguirlo, ha davanti a sé spalancate le porte del paradiso. Tutti!, belli o brutti, corti o lunghi, magri e sovrappeso, eterosessuali o omosessuali, scuri o chiari di pelle, ricchi e poveri, con scuole alte o con scuole basse, calmi o irrequieti, volitivi o ignavi, … O per dirla ancora come san Paolo: “non ci sono più (cioè hanno uguale valore davanti a Dio) uomini o donne, giudei o greci, schiavi o liberi!”.

Per la Chiesa ogni persona merita rispetto, e questo esclude ogni discriminazione fondata sulla razza, il sesso, l’appartenenza politica, la religione, l’inclinazione sessuale, lo stadio di sviluppo umano. Black lives matters! Eccome, se hanno importanza le vite dei neri! Il cristiano non può essere razzista! Gesù d’altronde era un semita, non un europeo dalla pelle bianca! Ma un cristiano va più in là se è coerente con la sua fede e dice: “All lives matters! Tutte le vite contano, anche quelle dei bambini ancora non nati, per cui l’aborto è un crimine, anche quelle dei vecchi, per cui l’eutanasia è un crimine (non entriamo per adesso nel discorso dell’accanimento terapeutico) perfino conta la vita dell’assassino, per cui la Chiesa ripudia la pena di morte (non i tribunali e non qualunque tipo di condanna: anche lì, discorso serio che lasciamo da parte per adesso). La Chiesa ripudia la pena di morte in nome del Vangelo della misericordia, e per la sua conoscenza del cuore dell’uomo peccatore. Questa posizione è radicata da sempre nella Bibbia. Troviamo fin dai primi capitoli della genesi un dialogo stupefacente e drammatico, che è tutto un trattato di diritto penale, tra Dio e Caino che ha appena ucciso suo fratello Abele: “Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere». Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.” (Gen. 4,13-15).

Il cristiano, povero e debole, con le sue contraddizioni e le sue paure ascolta il suo Maestro che gli dice: “sono morto per tutti, siete tutti fratelli. Non temere, fa della tua vita un immenso impegno per promuovere la vita, a servizio dei tuoi fratelli! Questo è il cammino che devi seguire. Abbatti i muri, costruisci ponti.

2.Il secondo punto è che non c'è nessun carattere o indole, livello di intelligenza, inclinazione, che sia più adatto di un altro alla santità. Anche se è frutto di errori uno dopo l’altro, nemmeno quello che sono oggi mi può in alcun modo escludere dalla fede in Cristo, dall’appartenenza alla Chiesa e dal cammino della santità. Perché la santità è un cammino voluto lasciandosi guidare dalla grazia nel Vangelo. Papa Francesco ha chiarito fin dal suo primo anno di Pontificato parlando del caso di un cristiano omosessuale: “se è sincero nel suo impegno con Cristo, chi sono io per giudicarlo?”

Allora perché i vescovi italiani si sono opposti con chiarezza a questo progetto di legge? Perché questo progetto di legge non è necessario ed è potenzialmente discriminatorio.

Innanzitutto, non è necessario perché ci sono già gli strumenti sufficienti per difendere chiunque da atteggiamenti o atti discriminatori. Le leggi inutili sono dannose. Una delle forze del popolo tedesco è che hanno 11.000 leggi. Una debolezza dell’Italia è che ne ha dieci volte di più. Di conseguenza, in Italia molte leggi non sono applicate oppure entrano in conflitto le une con le altre, o, infine, cambiano troppo spesso, per cui invece di garantire il diritto lo appesantiscono e lo rendono confuso.

Inoltre il DDL Zan Scalfarotto, questo progetto di legge inutile, può portare a determinare reati di opinione. Se io non sono d’accordo con il “pensiero unico”, posso essere sanzionato e limitato nella mia libertà di espressione, nella mia libertà e dovere di educazione dei figli garantito dalla Carta Universale dei Diritti dell’Uomo. Questo è stato il ragionamento dei vescovi. E non possiamo non essere d’accordo con loro. Per evitare una discriminazione che può essere combattuta con altri strumenti già esistenti, non si può creare altre discriminazioni, né imporre una specifica ideologia.

È vero che nessuno è perfetto nella Chiesa. Ma la mia imperfezione non autorizza nessuno a condannare l’ideale evangelico. Neppure nelle altre correnti di pensiero tutti sono perfetti, e il pensiero e l’azione della Chiesa hanno dimostrato lungo i secoli la loro validità, la loro capacità di liberare e promuovere la vita delle persone e delle società.

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