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martedì 25 agosto 2020

MOSCERINI E CAMMELLI / martedì XXI sett. T.O.

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Non abbiamo più lo stesso problema culturale che avevano gli antichi e in particolare gli ebrei del tempo di Gesù. Le tradizioni e i divieti hanno meno autorità oggi che in passato. Però la tendenza a fissarsi su dei particolari, religiosi o meno, è una tendenza sempre presente nello spirito umano, fino alla nevrosi e alla superstizione. E ci interessa conoscerne i meccanismi e come non cadere in questa schiavitù. Gesù e Paolo non condannano le tradizioni che aiutano ad esprimere dei valori e a strutturare la vita, anche spirituale, ad essere persone concrete ed efficaci (le buone abitudini; “servi l’ordine e l’ordine ti servirà”, ecc.). Gesù e i suoi discepoli condannano il mettere al centro della propria vita delle pratiche, delle formule, dei particolari e delle regole. E questa tendenza rimane nel nostro cuore. Gesù è chiaro: è trascurando la giustizia, la misericordia e la fedeltà che trasformiamo il rapporto con Dio (o con la vita) in un “filtrare il moscerino” sterile, che ci applichiamo a cose esterne, fuggendo dall’essenziale.
 – Ma il discorso della giustizia verso i poveri e ogni persona, della misericordia e della fedeltà è immenso e al di sopra delle mie forze! Se è come dici tu (come dice Gesù), non potrò mai essere cristiano…. – Impossibile all’uomo ma non a Dio, perché nulla è impossibile a Dio. Anzi, possibilissimo a Dio. La soluzione, l’unica, ma accessibile a chiunque, è di abbandonarsi a Gesù, di lasciarsi guidare da lui e seguirlo, di allenarsi all’ascolto della sua voce, attraverso la Parola, attraverso il cuore nella preghiera, attraverso le persone e le situazioni, attraverso l'obbedienza.

Prima Lettura  2 Ts 2, 1-3.13-17
Mantenete le tradizioni che avete apprese.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 95
Vieni, Signore: in te si rallegra tutto il creato.

Dite tra i popoli: «Il Signore regna!».
Sorregge il mondo, perché non vacilli;
giudica le nazioni con rettitudine. 
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
frema il mare e quanto racchiude;
esultino i campi e quanto contengono,
si rallegrino gli alberi della foresta. 
Esulti davanti al Signore che viene,
perché viene a giudicare la terra.
Giudicherà il mondo con giustizia
e con verità tutte le genti.    
Canto al Vangelo  Sal 118,29.30.80 
Alleluia, alleluia.

Allontana da me la via della menzogna,
la via della tua verità ho scelto:
sia integro il mio cuore nei tuoi precetti.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 23, 23-26
Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipòcriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!».

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