Profeta Geremia - Michelangelo. |
Dal libro del profeta Geremìa Ger 28, 1-17
In quell’anno, all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno quarto, nel quinto mese, Ananìa, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: «Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. Farò ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconìa, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia».
Il profeta Geremìa rispose al profeta Ananìa, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. Il profeta Geremìa disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà».
Allora il profeta Ananìa strappò il giogo dal collo del profeta Geremìa, lo ruppe e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremìa se ne andò per la sua strada.
Dopo che il profeta Ananìa ebbe rotto il giogo che il profeta Geremìa portava sul collo, fu rivolta a Geremìa questa parola del Signore: «Va’ e riferisci ad Ananìa: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».
Allora il profeta Geremìa disse al profeta Ananìa: «Ascolta, Ananìa! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore». In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Ananìa morì.
Papa
Giovanni Paolo II metteva spesso in guardia contro i falsi profeti
del nostro tempo. Chi è il profeta vero e quello falso, e come
riconoscerli? Nel testo sopra, in cui il profeta ufficiale del
Santuario del re si contrappone al profeta Geremia, abbiamo un
episodio chiarissimo per comprendere la differenza tra i due.
L’intento
del falso profeta è sempre lo stesso: usare il nome di Dio per
servire interessi privati, che siano soltanto suoi o anche
collettivi. Spesso si tratta di far sentire alla gente quello che
vuole sentire e non quello che Dio dice per il bene della comunità.
La
Bibbia denuncia vari modi nelle false profezie, aldilà delle persone
poco equilibrate sul piano mentale.
Uno,
è di dire che tutto va bene o andrà bene. È bello annunciare che
tutto va bene, che tutto andrà bene, che siamo stati scelti
specialmente da Dio o dalla Madonna, che il Covid sarà sconfitto a
breve, che se uno prega gli andrà tutto bene, che se fa tale o tale
preghiera, avrà una protezione speciale su questo o quello. Tutti
vogliono sentire queste belle notizie e sul momento si sentono forse
rincuorati, ma poi, la delusione sarà ancora più cocente e si sarà
perso un tempo prezioso, o forse occasioni irripetibili. Nel caso del
Regno di Samaria la verità è che il popolo non voleva sentire
richiami alla conversione mentre incombeva la minaccia del re di
Babilonia. Alla fine Samaria fu distrutta, il popolo portato in
esilio, e il falso profeta Anania morì come annunciato da Geremia.
Un
secondo modo è annunciare una religione allettante ma falsa che
allontana dal vero Dio, dal culto voluto da Dio nella Bibbia, e nel
Vangelo in particolare.
Deut.
13:2
Qualora
si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un
segno o un prodigio … tu non dovrai ascoltare le parole di quel
profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette
alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il
cuore e con tutta l'anima.
Usare
in modo fraudolento il nome di Dio è un peccato molto grave. Mosè
nella Legge fa minacce pesantissime contro i falsi profeti.
Deut
13,4 Quanto
a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte,
perché ha proposto l'apostasia dal Signore, dal vostro Dio, che vi
ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla
condizione servile, per trascinarti fuori della via per la quale il
Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male
da te.
Deut.
18:20
Ma
il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che
io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi,
quel profeta dovrà morire.
Vigilare
contro le false profezie è essenziale perché il popolo non venga
ingannato:
Ger
29:26
Il
Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà per
reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in
ceppi e in catene.
Ger
29:31
Così
dice il Signore riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha
parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha
fatto confidare nella menzogna,
2Ts
2:1-3
Ora
vi preghiamo, fratelli, … di non lasciarvi così facilmente
confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, …
. Nessuno vi inganni in alcun modo! …
Dio
sceglie i suoi profeti senza tener conto delle gerarchie
o del potere, manifestando la sua totale libertà. Può scegliere
chiunque, come Amos, semplice pecoraio senza istruzione particolare
(Am 7:14).
Altri come Geremia provengono da una famiglia sacerdotale, e Saul
appena consacrato re d'Israele è mosso dallo spirito di profezia per
un periodo. Conta la Parola di Dio, quella vera, non lo strumento,
affinché nessuno possa vantarsi.
La
profezia in Israele è fondamentale, vedi Os
12:14
“Per
mezzo di un profeta il Signore fece uscire Israele dall'Egitto e per
mezzo di un profeta lo custodì”,
e
continuamente leggiamo nei Vangeli che accade una cosa perché si
compisse la parola del profeta, ecc. (solo in Matteo troviamo
Mt 4:14
Mt
8:17
Mt
12:17 Mt 13:35 Mt 21:4…).
Gesù è il Profeta atteso, ma anche dopo la Pentecoste ci sono
ancora profeti autentici e profeti falsi. At
13:6
“Attraversata
tutta l'isola fino a Pafo, vi trovarono un tale, mago e falso profeta
giudeo, di nome Bar-Iesus,”. At
21:10
“Eravamo
qui da alcuni giorni, quando giunse dalla Giudea un profeta di nome
Agabo” (è un cristiano, con il dono della profezia).
I
profeti non hanno vita facile perché
invitano alla conversione. Un solo
esempio in Os
9:8
“Sentinella
di Efraim è il profeta con il suo Dio; ma un laccio gli è teso su
tutti i sentieri, ostilità fin nella casa del suo Dio”.
Per
Dio che vuole la nostra libera conversione, la presenza del profeta
assicura che chi vuole conoscerà la verità: Ez
2:5
Ascoltino
o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno
almeno che un profeta si trova in mezzo a loro. Ma
spesso piace ascoltare i falsi profeti. Michea fa questa amara
costatazione: Mi
2:11
“Se
uno che insegue il vento e spaccia menzogne dicesse: «Ti profetizzo
in virtù del vino e di bevanda inebriante», questo sarebbe un
profeta per questo popolo”.
Giovanni
Battista che era vero profeta, evita che la gente lo creda più di
quello che è: Gv
1:21
Allora
gli chiesero: «Che cosa dunque? Sei Elia?». Rispose: «Non lo
sono». «Sei tu il profeta?». Rispose: «No».
Infatti
conta solo il messaggio, il servizio di Dio, affinché nessuno possa vantarsi.
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