Correggio - Davide davanti all'Arca dell'Alleanza. |
Maria, nelle litanie lauretane è invocata Arca dell’Alleanza. L’Arca che Davide
fa portare a Gerusalemme con grande gioia e riverenza, anche se fatta di materiali preziosi e da artisti attenti e geniali (è bella di per sé), ha valore soprattutto per ciò che racchiude: le Tavole della Legge e un po’ della
Manna che fu essenziale nell’esperienza del popolo nel deserto. Così è Maria e così
dobbiamo essere noi: vale per quello che porta dentro di sé. Avrò somma riverenza e cura per ciò porto dentro, e
ciò che ogni mio prossimo porta dentro di sé: l'immagine di Dio o addirittura l'adozione a figlio. Conta poco ciò che appaio sul piano umano ma ciò che sono per grazia: un suo discepolo
amato, salvato con il suo sangue sparso sulla croce. Certo, anche i doni umani sono grazia di Dio: “Che cosa mai possiedi che tu non abbia ricevuto?
E se l'hai ricevuto, perché te ne vanti come non l'avessi ricevuto?” (1
Cor 4,7), e la vita spirituale aiuta a svilupparli. Ma non sono l'essenziale.
Se Maria con il
suo splendore attira verso il mistero di Dio, io che sono una Arca tanto
bruttina, come farò? Per far vedere ciò che ho dentro malgrado la mia indegnità,
cercherò di essere il più trasparente possibile. Butterò giù questo orgoglio che
mi rende così opaco. Non nasconderò con orpelli quel vaso di creta così poco
nobile che Dio però ha scelto perché confonda ciò che è ritenuto nobile nel mondo. Mi appoggerò sempre di più e più profondamente sulla Parola di Dio, conosciuta, ascoltata e meditata, per determinare la mia visione del mondo e dell'uomo, per le mie decisioni. Infatti la più grande beatitudine è ascoltare la Parola di Dio e osservarla. Così sarò anch'io Arca del Verbo. In questo Maria è per me Madre, Rifugio, Maestra, Guida.
Prima
Lettura 1 Cr 15, 3-4. 15-16; 16, 1-2
Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantata per essa.
Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantata per essa.
In quei giorni, Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l’arca del Signore nel posto che le aveva preparato. Davide radunò i figli di Aronne e i levìti.
I figli dei levìti sollevarono l’arca di Dio sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva prescritto Mosè sulla parola del Signore. Davide disse ai capi dei levìti di tenere pronti i loro fratelli, i cantori con gli strumenti musicali, arpe, cetre e cimbali, perché, levando la loro voce, facessero udire i suoni di gioia.
Introdussero dunque l’arca di Dio e la collocarono al centro della tenda che Davide aveva piantata per essa; offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti a Dio.
Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 131
Sorgi, Signore, tu e l’arca della tua potenza.
Ecco, abbiamo saputo
che era in Èfrata,
l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.
l’abbiamo trovata nei campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi.
I tuoi sacerdoti si
rivestano di giustizia
ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato.
ed esultino i tuoi fedeli.
Per amore di Davide, tuo servo,
non respingere il volto del tuo consacrato.
Sì, il Signore ha
scelto Sion,
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l’ho voluto».
Seconda Lettura 1 Cor 15, 54-57
Dio ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.
l’ha voluta per sua residenza:
«Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre:
qui risiederò, perché l’ho voluto».
Seconda Lettura 1 Cor 15, 54-57
Dio ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo.
Dalla
prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, quando questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?».
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Canto al Vangelo Lc 11,28
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.
Fratelli, quando questo corpo mortale si sarà vestito d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
«La morte è stata inghiottita nella vittoria.
Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?».
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Canto al Vangelo Lc 11,28
Alleluia, alleluia.
Beati coloro che ascoltano la parola di Dio
e la osservano.
Alleluia.
Vangelo Lc 11,27-28
Beato il grembo che ti ha portato!
Dal
vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
In quel tempo, mentre Gesù parlava alle folle, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Nessun commento:
Posta un commento