Siamo
purtroppo abituati che l’espressione “ 'Allahu 'akbar” sia usata da terroristi o
persone psichicamente fragili al momento di commettere qualche atto violento. Ma
in sé, questa espressione, tipica della preghiera e della fede islamica, è
nobile e dice una grande verità: Dio è il più grande di tutti e di tutto.
Quindi a lui e a lui solo va l’adorazione.
È
con questa espressione ripetuta più volte che inizia l’appello (‘adhan) alla
preghiera fatto dal muezzin dall’alto del minareto. Questo invito alla preghiera
impressionò molte persone. Tra questi i più famosi sono probabilmente san
Francesco quando andò in Egitto con l’esercito crociato e, molti secoli dopo,
il giovane Charles de Foucauld ancora ateo. Cerchiamo di conoscerne il testo secondo la tradizione sunnita (le formule di altre tradizioni non differiscono
molto) e di comprendere in cosa può essere una testimonianza anche per noi come
lo è stato per le persone sopra ricordate.
Allah è il più grande (
ʾAllâhu ʾakbar). Attesto che non c'è
divinità se non Allah (ʾašhadu ʾan lâ ʾilâha ʾillâ –llâh). Attesto che Muhammad
è il messaggero di Allah (ʾašhadu ʾanna Muḥammadan rasūlu –llâh). Venite alla
preghiera (ḥayya ʿalâ ṣ-ṣalât). Venite alla felicità (ḥayya ʿalâ l-falâḥ). La
preghiera è meglio del sonno (aṣ-ṣalâtu khayrun min an-nawm) *. Allah è il più grande ( ʾAllâhu
ʾakbar). Non c'è divinità se non Allah (lâ ʾilâha ʾillâ –llâh).
La preghiera cristiana è immensamente ricca, ma
non è peccato confrontarci con la preghiera musulmana. Infatti possiamo condividerne molte espressioni
ed esserne confortati e stimolati.
L’Adhan centra la preghiera sull’adorazione a Dio e la sua grandezza, prima che sui bisogni e desideri dell'uomo.
La distinzione tra
Allah e il suo messaggero è più che doverosa: Maometto è solo un uomo. Ma questo ci aiuta a ricordare una verità stupenda e impressionante della nostra fede: Gesù, pur essendo Dio, è stato
uomo in tutto uguale a noi tranne che nel peccato. Molti battezzati hanno
ricacciato Gesù in cielo non distinguendolo più da Dio Padre, mentre ci salva
in quanto ha preso la nostra carne e ha camminato sulle
nostre strade, condividendo la nostra condizione umana fino alla morte di
servo. E quindi la sua Ascensione conta sopratutto perché in lui la nostra
umanità, cioè tu ed io, è già stata glorificata. Mistero impressionante.
La promessa di felicità
attraverso la preghiera mi colpisce sempre e deve farci riflettere molto e
rallegrarci.
Un’introduzione alla
Messa o a un momento di preghiera su questo schema potrebbe essere molto
interessante.
*Questa espressione
si aggiunge alla preghiera dell’aurora. Visto che gli orari seguono il corso del sole,
questa preghiera dell’aurora può essere molto presto e, proclamata con alto
parlanti può essere sgradita ad alcuni, specie se non musulmani. Ma, come
diceva un vescovo siriano, si può sempre trasformare questa occasione in
offerta di preghiera – cristiana – a Dio.
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