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domenica 16 agosto 2020

LA DONNA VESTITA DI SOLE / 15 agosto, Festa dell'Assunzione

Vidi una Donna vestita di Sole, incinta...

Oggi, “Donna vestita di sole” fa pensare subito a Maria. Per i primi cristiani questa Donna era solo la Chiesa. È importante che ricominciamo a pensare alla Chiesa come la Donna vestita di sole. Fin dagli inizi Maria infatti è stata pienamente "ecclesiale", umile sorella nella Chiesa del suo Figlio. Certamente Maria era un modello per chi l’aveva avvicinata. Ma tanti non la conoscevano neppure:  avevano solo ricevuto l’annuncio di Gesù Cristo, nato da donna per portare a compimento le promesse di Dio e conoscevano la Chiesa, la comunità. Ma presto la Chiesa diventerà  sempre più “mariana” perché appunto Maria è modello del discepolo e della Chiesa. Qual è la sua caratteristica e quindi della Chiesa? Essere serva, non conquistare il potere, essere madre di misericordia con un cuore che si allarga alle dimensioni di Dio e del mondo, di ogni uomo, giustificato da suo Figlio. Maria non compie miracoli, non predica, ama servendo Dio e i suoi servi.
Il risultato è impressionante: Maria è arrivata alla risurrezione prima di tutti noi e ci dice: non sei fatto per la morte ma per la risurrezione. Uno dei miracolati recenti a Lourdes è un uomo arrivato alla paralisi totale, condannato ad una morte prossima. Testimonia: “Perché sono stato guarito io che ero già avanti negli anni? Per mostrare a tutti che non siamo fatti per la morte ma per la risurrezione!”
Se guardiamo poi all’influenza della Vergine Maria nella Chiesa e nel mondo, davvero, come ha profetato, tutte le generazioni, tutte le lingue la proclamano beata. Eppure non era prete o vescovo, non si metteva sulle piazze, non è mai stata “grande”. Maria è l’esempio della globalizzazione dal basso, da Dio (in linguaggio cristiano si chiama riconciliazione). Oggi la globalizzazione viene imposta dall’alto, dal potere dell’economia, delle armi, della politica. La Chiesa è stata spesso tentata di occupare il potere, anche di conquistarlo, di imporre il bene dall’alto. L’autorità nella Chiesa esiste, fin dal principio. Ma è servizio, è essere ministri, cioè “mini” che servono gli altri, confermandoli nella verità, essendo operatori di unità e di comunione. Maria è l’esempio di questo amore perfetto che trascina. I “grandi” sono fuori strada.
Cosa manca allora ai piccoli per cambiare il mondo? Manca di passare dal chiedere le grazie al servire, certi della risurrezione, della vittoria di Gesù Cristo, Unico Signore. Manca di passare dal chiedere per me, per la mia famiglia, al fare rete nello Spirito Santo per essere lievito e sale nel mondo.
Le prime comunità cristiane sono state lievito, sale e luce. Non erano fatte di gente perfetta, ma è la comunità fondata sulla risurrezione che è forte, non il singolo. Quando i cristiani rimangono in atteggiamento di sudditanza dal potere (il drago rosso è impressionante), oppure quando vogliono conquistarlo e imporre il bene dall’alto, la Chiesa perde la sua forza, la sua caratteristica che salva il mondo fin da adesso fermentandolo.
Maria invece parte sempre da Dio. La sua preghiera inizia con la lode, perché i doni di Dio sono superiori a tutto ciò che possiamo chiedere. E Lei si offre tutta a Lui per essere serva dei suoi doni, della sua volontà, solidale con tutti i suoi fratelli e sorelle, anch’essi servi di Dio, come Elisabetta e Zaccarìa, come il loro bimbo Giovanni, “Dio fa grazia”.  

Prima Lettura  Ap 11, 19a; 12, 1-6a.10ab
Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza.
Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo».

Salmo Responsoriale  
Salmo 44
Risplende la Regina, Signore, alla tua destra.
Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.
Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

Seconda Lettura  1 Cor 15, 20-27a

Cristo risorto è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Maria è assunta in cielo;
esultano le schiere degli angeli.
Alleluia.

  
Vangelo Lc 1, 39-56
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
Dal vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.


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