Elìa è attento a riconoscere la voce di Dio in mezzo alle
altre voci. Posso dire lo stesso?
San Paolo soffre per il suo popolo che ha ricevuto
tanto ma non fa il passo che oggi Dio gli chiede per credere in Gesù,
splendore dell’Amore di Dio. Questa sofferenza è quella stessa di Dio che ha
dato tutto per salvarci, riempirci dei suoi doni, mentre preferiamo una
religione decisa da noi, una vita che sia il nostro progetto invece di
abbandonarci al suo amore.
Gesù ha moltiplicato i pani e tutti ne sono rimasti
entusiasti. Dio si è manifestato nella carità di Gesù che rinuncia al silenzio
di cui aveva bisogno dopo la terribile notizia della morte di Giovanni Battista
e sfama il popolo.
Gesù vede il Padre sostenerlo e prendersi cura del
popolo. Gli Apostoli vedono Dio nella moltiplicazione dei pani. Anche la gente
vede Dio in questo miracolo. Ma ognuno lo vede a modo suo. La gente vuole
fermare Gesù e proclamarlo Re, perché vuole fermarsi: abbiamo trovato uno
potente e buono che risolve i nostri problemi! Di che altro abbiamo bisogno?
Gli Apostoli sono allo stesso livello. Per questo Gesù congeda la folla e deve
costringere – costringere! – i discepoli ad andare via. Non ci
piace molto questo verbo costringere. Eppure, in quel momento quel verbo
esprime l’amore vero. Gesù sa che se lascia i discepoli seguire le loro
voglie, faranno poi una fatica enorme per svincolarsi dai lacci del mondo,
forse non ci riusciranno più. Il desiderio di fermarsi, di “sedersi”, di voler il
Regno qui, adesso, è profondo nel nostro cuore. Al momento dell’Ascensione, i discepoli
chiedono ancora: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il Regno per
Israele?” (Atti 1,6). La risposta è quella di camminare, ma con la forza dello
Spirito Santo. La costrizione è talvolta necessaria, anche se Gesù non obbliga
nessuno a seguirlo.
Ma io avrei preferito … e poi, scusami, questi che
seguono Gesù, non è che dentro di loro è scomparso ogni desiderio mondano, e
neppure va loro tutto bene! Infatti, costretti a salire in barca, gli apostoli
trovano un mare agitato e il vento contrario. Grande fatica! Per giunta Gesù
appare loro come un fantasma!, e fa
paura. È veramente lui? Vale la pena seguire Gesù? Perché il Signore non fa le
cose un po’ più facili?
È Pietro che ci dice come uscire da questo dilemma:
si appoggia alla Parola del Signore, non alle opinioni agitate e inconsistenti del mondo. In questi giorni è stato
celebrato come un passo di civiltà il fatto che si potrà uccidere un essere
umano con più facilità in Italia, rendendo una banalità l’aborto chimico. Un
secolo fa Chesterton diceva: verrà il momento in cui si dovrà lottare con tutte
le forze per dire che le foglie d’estate sono verdi!
Ma Pietro si appoggia alla parola di Gesù e funziona,
cammina sulle acque, come Gesù. Le acque agitate sono il simbolo del male.
Tutto perfetto? Pietro è ancora fragile, prende paura del vento forte e
lasciando che lo guidi la logica umana e non più la fede, comincia ad affondare. Ma
Pietro grida al Signore, prega, e non affonda! Anzi, appena ritorna alla barca
con Gesù, il vento cessa, la prova è finita. Tutto quello che ho vissuto in quel
momento così difficile era nelle mani di Dio! Tutti gli Apostoli, Pietro più
degli altri, imparano a conoscere meglio Gesù e si rafforzano nella fede!
«Coraggio,
sono io, non abbiate paura!» ci dice Gesù!
Prima
Lettura 1 Re 19,9a.11-13a
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
Fermati sul monte alla presenza del Signore.
In quei giorni, Elia, [essendo giunto al monte di Dio, l’Oreb], entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Esci e fèrmati sul monte alla presenza del Signore».
Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 84
Mostraci, Signore, la tua misericordia.
Ascolterò
che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore
e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo,
il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Seconda Lettura Rm 9, 1-5
Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Canto al Vangelo Sal 129,5
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.
Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne.
Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.
Canto al Vangelo Sal 129,5
Alleluia, alleluia.
Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
Alleluia.
Vangelo Mt
14, 22-33
Comandami di venire verso di te sulle acque.
Comandami di venire verso di te sulle acque.
Dal
vangelo secondo Matteo
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Nessun commento:
Posta un commento