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giovedì 22 febbraio 2024

PRECISAZIONI SULLE APPARIZIONI E MESSAGGI CELESTI. I MESSAGGI DI PARAY LE MONIAL.

 

"Apparizione della Madonna" su Piazza S. Pietro 
durante la preghiera del Papa per il COVID.

Ho detto nell’ultimo post (
La Gioia del Vangelo: COME CREDERE E NON ESSERE CREDULONE !) che i “messaggi celesti” sono una vera peste che distoglie le persone dall’approfondire la Scrittura e la Dottrina autentica della Chiesa, e spesso le distoglie proprio dalla fede della Chiesa e dalla comunione con i suoi pastori quando il contenuto dei messaggi e l’atteggiamento dei “veggenti” sono fraudolenti. 

Qualcuno si è allarmato perché avrei screditato Medjugorje e tutte le grazie ricevute lì. Non prendevo di mira le apparizioni riconosciute dalla Chiesa e nemmeno Medjugorje alla quale Papa Francesco con grande attenzione alle persone sincere che vi ricevono grazie di conversione e altri benefici, ha dato uno statuto pastorale, anche se varie difficoltà non permettono un giudizio definitivo. Sono stato educato nella venerazione di Lourdes dove sarò andato pellegrino una quindicina di volte e il riferimento a Fatima dove mi sono recato quattro volte è sempre stato positivo. Quindi ho fatto le dovute precisazioni direttamente sul post di ieri.

Invece ribadisco di stare alla larga da messaggi tipo “La Madonna nel Mondo”, “il parroco Agustìn e il terzo segreto di Fatima”, “i tre giorni di oscurità”, “una pioggia in tutto il mondo anche in assenza di nuvole spazzerà il COVID”, ecc. 

I criteri per distinguere falsi messaggi sono abbastanza semplici: 

-se sono in contraddizione con la Sacra Scrittura (Gallinaro dove inizierà la Parusia mentre sappiamo che sarà simultaneo in tutto il mondo, ecc.). 

-se chi entra nel gruppo o frequenta quel luogo, sarà privilegiato nel giorno del Giudizio. 

-se ci sono critiche al Papa e ai vescovi, distanziamento dalla Chiesa e dalla sua disciplina.

Vediamo invece l’atteggiamento del Signore verso la sua Chiesa con le apparizioni di Paray Le Monial. La pastorale comune della Chiesa di quel tempo era molto influenzata dal giansenismo. Un fenomeno complesso con dimensioni teologiche, pratiche e anche politiche. Diffondeva tra i fedeli comuni la paura di dannarsi e li allontanava in particolare dalla comunione eucaristica perché non abbastanza degni. Il Signore risponde allora con le promesse del Sacro Cuore e la pratica semplice dei Primi Venerdì. Chiunque, con spirito retto si confessa e si comunica per 9 primi venerdì del mese di seguito, è sicuro che Dio lo convertirà e lo farà entrare in paradiso. Che sollievo per tante anime sincere e scrupolose, o per peccatori ormai disperati, che siano laici o preti…. Chiaramente tutto questo scaturiva dall’amore di Gesù manifestato in tutta la sua vita e in particolare nella sua immolazione sulla croce per gli uomini. E il culto del Sacro Cuore alimenta una profonda corrente di spiritualità. Un messaggio e una pratica semplici, pur esigendo un minimo di attenzione e di costanza, che rassicura subito e apre il cuore alla meditazione profonda di tutto il Vangelo, senza criticare tale o tale persona o gruppo. 

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