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giovedì 22 febbraio 2024

COSA RENDE SIMONE IL PESCATORE, LA PIETRA SULLA QUALE È EDIFICATA LA CHIESA DI CRISTO? / 22 febbraio 2024, Cattedra di PIetro.

Cesarea di Filippo.
Fiume Giordano.

Nulla preparava Simone figlio di Giovanni a diventare un predicatore, una guida spirituale, capace di iniziare la più grande rivoluzione dell’umanità.

È solo la sua esperienza di Gesù, esteriore e interiore, essendo attento al proprio cuore nello Spirito Santo, che fa di lui un “testimone delle sofferenze di Cristo” in comunione con “la grazia e la verità (che) vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Gv 1,17). Ed egli mette a disposizione del mandato ricevuto tutta la sua persona, le sue facoltà. 

La sua missione è particolare e ne beneficiamo ogni giorno: egli è la pietra che ci dà sicurezza. 

Ma anche noi, in comunione con Pietro e la Chiesa tutta, diventiamo pietra viva, perché facciamo esperienza di Cristo risorto, della Parola che si realizza concretamente nella nostra vita, dell’esperienza interiore del Paraclito, dell’unzione che ci istruisce. Diventiamo, dobbiamo diventare, anche noi “testimoni delle sofferenze del Cristo” e della sua vittoria sulla morte. 

Buona festa della Cattedra di Pietro. La celebro sempre con molto gioia, felice di esservi associato anche tramite il “nome d’arte” che mi è stato dato entrando nella vita religiosa.  


Prima Lettura  1 Pt 5,1-4  Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo  

Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

    

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 22  Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.  

Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni.

 

Canto al Vangelo   Mt 16,18  Lode e onore a te, Signore Gesù. Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. Lode e onore a te, Signore Gesù.

Vangelo  Mt 16,13-19 Tu sei Pietro, e a te darò le chiavi del regno dei cieli.

Dal vangelo secondo Matteo  

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


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