La Creazione, Miniatura francese del sec. XIII° Notare la messa in evidenza della precisione dei gesti creatori. |
Tutto è uscito dal
nulla
La scienza è incapace di dirci ciò che, oppure Chi,
ha provocato l’inizio dell’universo. Ma alcuni credono che tutto indica che
esiste un Creatore. Il teorico britannico, Edward Milne, ha redatto un trattato
di matematica sulla relatività e lo conclude in questo modo: “per quanto
riguarda la causa prima dell’universo, nel contesto dell’espansione, appartiene
al lettore di inserirlo, ma la nostra immagine è incompleta senza di Lui.” (Robert Jastrow, God
and the Astronomers, (London: W. W. Norton, 1992), 104.)
Un altro scienziato britannico, Edmund
Whittaker, attribuisce l’inizio del nostro universo a “la volontà divina che
forma la natura dal nulla.” (Ibid., 103.)
Numerosi scienziati sono colpiti dalla
similitudine tra un avvenimento di creazione unico dal nulla e il racconto
biblico della creazione secondo il testo del primo verso della Genesi: “In
principio Dio creò il cielo e la terra”. Prima di questa scoperta, molti
scienziati consideravano il racconto biblico della creazione dal nulla come un
testo non scientifico.
Benché si presenti lui stesso come
agnostico, Jastrow si sente obbligato ad ammettere, di fronte alle prove, che
“adesso vediamo come la prova astronomica ci porta ad un punto di vista biblico
sull’origine del mondo.” (Ibid., 14)
George Smoot, un altro scienziato agnostico,
Premio Nobel, e a capo del progetto COBE, ammette anche lui la
similitudine: “non c'è alcun dubbio che un parallelo esiste tra l’avvenimento
del “big bang” e la nozione cristiana della creazione dal nulla.” (Smoot and
Davidson, 17.)
Gli scienziati che finora avevano
disprezzato la Bibbia e la trattavano al
pari di una raccolta di fiabe, riconoscono adesso che il concetto biblico della
creazione dal nulla è sempre stato corretto.
I cosmologi, specialisti nello studio
dell’universo e delle sue origini, si sono rapidamente resi conto che un’esplosione
fortuita non potrebbe dare luogo alla vita più di una bomba nucleare – a meno
che essa non sia stata precisamente concepita per questo. E ciò significa che ci dovrebbe essere
stato un ideatore per concepirla. Hanno allora cominciato ad usare termini come
“intelligenza superiore”. “creatore” e
perfino “Essere supremo” per descrivere questo ideatore. Vediamo perché.
Concepito con alta precisione per la vita.
Alcuni fisici hanno calcolato che,
affinché la vita possa nascere e sopravvivere, la gravità e altre forze della
natura devono essere calibrate in modo molto esatto, altrimenti il nostro universo
non potrebbe esistere. Se il tasso di espansione fosse appena più debole, la
gravità farebbe implodere tutta la materia sotto la forza di compressione in
un “big crunch”.
Non si tratta qui di una riduzione di
uno o due per cento del tasso di espansione dell’universo. Stephen Hawking
scrive: “se il tasso di espansione, un secondo dopo il big bang fosse stato
ridotto di soltanto una parte di centesimo di millesimo di milione di milione,
l’universo si sarebbe schiacciato su se stesso prima di poter mai raggiungere
la sua dimensione attuale.” (Stephen
Hawking, The Illustrated A Brief History of Time (New
York: Bantam, 1996), 156.)
Inversamente, se il tasso di
espansione fosse stato di una semplice frazione più elevata, le galassie, le
stelle e i pianeti non si sarebbero mai formate e noi non esisteremmo.
Inoltre, affinché la vita possa
esistere, le condizioni dovevano essere precisamente orchestrate nel nostro sistema
solare e sul nostro pianeta. Per esempio, sappiamo tutti che senza un’atmosfera
che contiene ossigeno, nessuno potrebbe respirare. E senza ossigeno, l’acqua non
ci sarebbe. Senza acqua non ci sarebbe pioggia per innaffiare i nostri raccolti.
Altri elementi come l’idrogeno, l’azoto, il sodio, il carbonio, il calcio e il
fosforo sono ugualmente essenziali alla vita.
Ma tutto questo non basta perché ci
sia la vita. La dimensione, la temperatura, la prossimità relativa e la composizione
chimica del nostro pianeta, del nostro sole e della nostra luna devono essere anche
loro decisamente favorevoli. Ci sono ancora decine di condizioni necessarie per
raggiungere quella precisione straordinaria senza la quale non saremmo cui per parlarne. (Hugh Ross, The Creator and the Cosmos (3rd ed.) (Colorado
Springs, CO: NavPress, 2001), 224. Vedi anche su questo blog il post: Siamo soli nell’universo?
del 1° agosto che sviluppa questi concetti).
Gli scienziati credenti potevano
aspettarsi una tale precisione, ma gli atei e gli agnostici sono stati incapaci
di spiegare queste “coincidenze” notevoli. Il fisico teorico e agnostico,
Stephen Hawking scrive: “il fatto notevole è che i valori di questi numeri
sembrano essere stati determinati molto precisamente per permettere alla vita di
svilupparsi.” (Stephen Hawking, A Brief
History of Time (New York: Bantam, 1990), 125.)
LINKS DEI POST CHE TRATTANO DELL'ARGOMENTO:
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? / IL TRAUMA DEL BIG BANG
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO 2 / IL BILANCIO DELLE FORZE NELL'UNIVERSO
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? 3 L'IMPROBABILITA' DELL'UNIVERSO
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? 4 / Il DNA, IMPRONTA DI UN CREATORE?
La Gioia del Vangelo: LA SCIENZA HA SCOPERTO DIO? FINE
La Gioia del Vangelo: DIO ESISTE? CERTO, IO SONO EBREO / giovedì V sett. Quaresima.
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