Icona delle dieci vergini. |
Nel Vangelo delle dieci vergini di oggi la domanda è:
“ma perché le vergini stolte non si sono preparate a puntino, mentre per le nozze
terrene o altri eventi si verifica un andirivieni affannato per essere
perfettamente pronti con magari un servizio di spionaggio per non scoprire quel
giorno l’orrore (!) di portare un vestito identico a quello di un'altra donna?”
Purtroppo questa è la triste realtà: per le cose del
mondo siamo motivati e pronti, per le cose di Dio manca lo slancio, perfino la
voglia. Per cui tutto ci pesa e facciamo il minimo sindacale. Invece bisogna far
morire l’uomo vecchio. Nel rito preconciliare del battesimo, come già detto in
un post precedente, c'erano tutti i riti del catecumenato, cioè della
purificazione dell’uomo vecchio sotto l’influenza del demonio, prima di
accedere al battesimo: stola viola, 3 + 3 esorcismi con relative preghiere,
invito alla conversione, ecc. In noviziato ci parlavano delle tre tappe della vita
spirituale: purgativa, illuminativa e unitiva. Tutti nomi un po’ astratti forse
non tanto invitanti che, secondo fonti degne di fede, la Madonna ha voluto
tradurre in linguaggio più moderno: umiltà, semplicità e lode. “Purgativa” dice
bene la lotta interiore contro i vizi e l’orgoglio.
La lotta spirituale contro la “carne”, cioè l’uomo vecchio,
egoista, è necessaria. È sempre un abbandono alla grazia ma libero quindi è una
lotta decisa, non automatica. Si commette una profonda ingiustizia verso i bambini
e tutti i cristiani presentando il Cristianesimo come gioia senza parlare di
lotta spirituale. Inevitabilmente questo Cristianesimo “gioioso” diventa mondano,
piacere e non condizione spirituale. È spogliato di ogni caratteristica divina.
Invece questa lotta che rattrista sempre l’uomo ancora
carnale diventa gioiosa nella Speranza: lo Sposo sta per venire, portando con sé
il premio, mi devo preparare! Sono invitato a nozze, alla festa, voglio
rivestire l’abito bianco!
Quando lavoravo in Algeria, per me era un’avventura
giovanile e tutto mi piaceva. Certo i tanti soldi facevano anche parte del
piacere di stare lì. Per i miei colleghi, già sposati e con più esperienza, questa vita in
sé era una penitenza, “mancava tutto”, era un paese sottosviluppato! Eppure si
sentivano motivati, privilegiati. Proprio per i soldi che per loro erano ancora di più. Vivevano per la ricompensa. Così vive
il cristiano: per la ricompensa celeste, di cui riceve fin da subito una caparra!
Da studenti di teologia, siamo
andati a Santa Sofia degli Ucraini Uniati, vicino Roma. Lì c'erano seminaristi provenienti da famiglie ucraine emigrate in Occidente. Erano ragazzi
impegnati, sani e seri spiritualmente, ma manifestamente figli della società di
consumo. Poi c'erano alcuni padri che avevano trascorso 10, 15 anni nei gulag per
non rinnegare la loro fede. Avevano un volto da icone: quel volto che racconta tutto
il dolore del mondo, e anche gli acciacchi rimasti dai maltrattamenti. Ma quando
parlavano il volto si illuminava di un sorriso che veniva dal cielo, che veniva
dal tesoro che il Signore, in questo vaso di creta, aveva donato stabilmente in
risposta alla fede che aveva preferito rischiare la morte piuttosto che perdere la
ricompensa promessa.
Anche tu sei invitato a nozze, la tua ricompensa sarà
infinita: preparati bene!
Prima Lettura 1 Ts 4, 1-8
Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più.
Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 96
Gioite, giusti, nel Signore.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
Canto al Vangelo Lc 21,36
Alleluia, alleluia.
Ecco, sto alla porta e busso.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.
Vangelo Mt 25, 1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più.
Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 96
Gioite, giusti, nel Signore.
Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono,
giustizia e diritto sostengono il suo trono.
I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.
Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
egli custodisce la vita dei suoi fedeli,
li libererà dalle mani dei malvagi.
Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.
Canto al Vangelo Lc 21,36
Alleluia, alleluia.
Ecco, sto alla porta e busso.
Vegliate in ogni momento pregando,
perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo.
Alleluia.
Vangelo Mt 25, 1-13
Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Nessun commento:
Posta un commento