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venerdì 15 settembre 2017

AI PIEDI DELLA CROCE E IN LACRIME / 15 settembre

La Festa di ieri ci invitava a guardare all’amore assoluto di Gesù “che entrò liberamente nella sua Passione” e non esitò a consegnarsi nelle mani dei nemici per salvarci, e a rispondergli con la fiducia, in qualunque situazione morale o materiale ci possiamo trovare.
Mi sembra che le letture della Madonna Addolorata, diano due indicazioni per il contenuto della nostra fiducia:

-Gesù non è un potente che ci concede la grazia senza essere toccato nella sua persona. Non solo soffre fisicamente, ma anche e sopratutto moralmente: il suo cuore affamato di amore soffre dell’indifferenza e dell’ingratitudine, soffre per quelli che si perdono, soffre per l’ “abbandono” del Padre. Gesù lo vive pienamente a livello psicologico al punto di gridare: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”, Soffre la pena terribile, intima, della tentazione, della possibilità di allontanarsi dal Padre e di perdere il suo amore, di non credergli più. È difficile per noi immaginare questo fino in fondo, anche se è scritto a chiare lettere in varie parti nel Nuovo Testamento. In particolare nella prima lettura di oggi: “Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito”. Se Gesù è morto realmente
nella sua carne, e la lettera agli ebrei ci dice che è stato esaudito, quando chiedeva di essere risparmiato, la morte per la quale pregava non poteva essere che quella spirituale, quella della dannazione.
La liturgia di oggi ci propone due Vangeli. Il primo ci fa contemplare la Madonna “juxta crucem, lacrimosa” ai piedi della croce, in lacrime. Chiediamo la grazia di entrare nei sentimenti di Gesù sulla croce e di aprire il cuore alla compassione per lui come Maria, assieme a Maria, e per Maria.

-Il secondo Vangelo ci presenta Gesù “segno di contraddizione” che svela i pensieri di molti cuori. La nostra fiducia gli permetta di svelare i nostri pensieri profondi, e di essere guariti. È una grazia. Non è, però, così comune che un battezzato/a accetti di essere scrutato fin nel profondo del suo cuore. Ma è necessario se uno vuole fare un cammino di fede vero.
Anche in questo Maria è pienamente partecipe della sofferenza del suo Figlio: “E anche a te una spada trafiggerà l'anima”.

Prima Lettura  Eb 5, 7-9
Imparò l'obbedienza e divenne causa di salvezza eterna.

Dalla lettera agli Ebrei
Cristo, nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.
Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono..

Salmo Responsoriale  Dal Salmo 30
Salvami, Signore, per la tua misericordia.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
Tendi a me il tuo orecchio.

Vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia. 

Canto al Vangelo 
Alleluia, alleluia.

Beata la Vergine Maria,
perché senza morire meritò, sotto la croce del Signore,
la palma del martirio.
Alleluia.

Vangelo  Gv 19, 25-27
Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. 

Oppure

Vangelo  Lc 2, 33-35
Anche a te una spada trafiggerà l’anima.

Dal vangelo secondo Luca  
In quel tempo, il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».


1 commento:

  1. La Fede nella Sua Misericordia ed il desiderio di lasciarsi andare....di capire...di guardarsi dentro, ma con i Suoi occhi, con il Suo di amore!

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