Sulla mia mail mettono alcuni messaggi nella casella spam. Tra questi ci sono quelli dell’Associazione Pro Vita & Famiglia. Non so perché. Li rimetto sempre nei messaggi normali. Ogni tanto firmo i loro appelli, più spesso li leggo velocemente. Questa volta penso che sia necessario ricopiare il loro messaggio. L’Utero in affitto è stato dichiarato reato universale dal Parlamento italiano. Adesso la proposta è arrivata al Parlamento Europeo. (Bandire l'Utero in Affitto in Europa è possibile. Pro Vita & Famiglia al Parlamento UE - YouTube )
Francois,
oggi posso raccontarti qualcosa che, pochi anni fa, sembrava semplicemente impossibile.
Nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, l’utero in affitto è stato messo pubblicamente sotto accusa come una nuova schiavitù del XXI secolo.
E Pro Vita & Famiglia c’era.
Io c’ero, insieme a Jacopo Coghe e a Maria Rachele Ruiu.
E, soprattutto, c’era anche la voce di tutti coloro che hanno firmato e condiviso questa petizione.
Siamo stati invitati al più grande evento mai organizzato in una sede dell’Unione Europea contro l’utero in affitto: il convegno “La maternità surrogata: una sfida etica e politica per l’Europa”, promosso dal gruppo ECR al Parlamento Europeo.
In quell’aula, davanti a parlamentari europei, esperti, giuristi e rappresentanti del mondo pro life di vari Paesi, Maria Rachele è intervenuta per dare voce:
alle donne sfruttate come “incubatrici”;
ai bambini trattati come prodotti su ordinazione;
alle migliaia di cittadini italiani che, come te, rifiutano questa barbarie travestita da “progresso”.
Ma non ci siamo limitati alle parole.
A margine del convegno, abbiamo consegnato personalmente alla Relatrice Speciale ONU sulla violenza contro le donne e le ragazze, Reem Alsalem, le oltre 22.000 firme raccolte in Italia a sostegno del suo Rapporto Speciale A/80/158, nel quale chiede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un bando globale della maternità surrogata.
In questo momento ho pensato a tutte le persone che in questi anni hanno firmato, donato, condiviso le nostre campagne.
Quelle firme nelle sue mani erano anche le tue.
Negli ultimi dieci anni Pro Vita & Famiglia, insieme a te, ha portato avanti una battaglia che molti deridevano come “persa in partenza”:
manifestazioni e flash mob in tutta Italia;
campagne di affissioni censurate e poi difese in tribunale;
convegni, incontri pubblici, interventi in TV e sui social;
una petizione sostenuta da oltre 60.000 cittadini, che avevano già firmato contro l’utero in affitto in Italia e che ora portano questa battaglia anche a livello europeo.
Guarda il video dell’intervento e vedi con i tuoi occhi cosa abbiamo detto in tua rappresentanza.
Clicca su questa immagine per guardare il video
Tutto questo lavoro ha contribuito in modo decisivo al risultato storico del 2024: in Italia l’utero in affitto è diventato reato universale.
Oggi, con questo viaggio a Bruxelles, abbiamo portato quel risultato nel cuore dell’Europa.
Ma non ci fermiamo qui.
Come ha spiegato Maria Rachele nel suo intervento, è inaccettabile vivere in un mondo in cui:
si possono affittare moderne schiave per nove mesi, decidendo spostamenti, alimentazione, intimità;
si può perfino imporre l’aborto se il bambino non è “conforme” alle aspettative del committente;
i figli vengono manipolati, selezionati e venduti a ricchi acquirenti come prodotti di lusso.
Per questo chiediamo che l’Italia resti capofila anche a livello internazionale e che l’Europa faccia la sua parte, sostenendo un divieto assoluto dell’utero in affitto.
La buona notizia è che non siamo soli: al convegno erano presenti il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, gli eurodeputati italiani Paolo Inselvini, Carlo Fidanza e Nicola Procaccini, la deputata Maddalena Morgante e numerosi esponenti pro life e pro family da tutta Europa.
C’è un fronte europeo che sta dicendo a voce alta: basta sfruttamento riproduttivo, basta bambini su commissione.
Ora però viene la parte più difficile: non possiamo abbassare la guardia.
Vuoi vedere cosa ha detto Maria Rachele e come siamo intervenuti davanti al Parlamento Europeo?
Guarda il video che abbiamo realizzato per dare voce a tutti noi che siamo contro l’utero in affitto.
Per continuare questa battaglia di civiltà, serviranno:
Nuove campagne di sensibilizzazione in Italia e in Europa, con affissioni, camion vela, manifesti, eventi pubblici e iniziative online.
Viaggi, incontri istituzionali e convegni per dialogare con parlamentari, governi, organismi internazionali e portare la voce di chi rifiuta che i bambini diventino “oggetti di contratto”.
Materiali informativi e video chiari e documentati, da diffondere nelle parrocchie, nelle associazioni, nelle piazze e sul web.
Studi giuridici e azioni legali per contrastare ogni tentativo di legittimare l’utero in affitto e difendere le leggi che tutelano la dignità della donna e del bambino.
Una comunicazione costante sui media, per smascherare la propaganda dell’industria della surrogata e far emergere la verità: nessun bambino nasce per contratto, nessuna madre è “incubatrice”.
Insieme possiamo costruire un Paese - e un’Europa - che protegge, non compra; che cura, non sfrutta; che difende i più fragili, invece di usarli.
Avanti tutta, per le mamme e i bambini!
Antonio Brandi
Presidente Pro Vita & Famiglia
P.S. A Bruxelles abbiamo messo sul tavolo, davanti alle istituzioni europee e all’ONU, una richiesta chiara: bando globale dell’utero in affitto.
Condividi questo video e fai conoscere ciò che abbiamo fatto davanti al Parlamento Europeo.
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Sono contro l utero in affitto, ci sono milioni di bambini che aspettano di essere adottati, qst si...
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