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mercoledì 26 novembre 2025

AL PARLAMENTO EUROPEO SI DISCUTE DELL'UTERO IN AFFITTO COME REATO UNIVERSALE


Sulla mia mail mettono alcuni messaggi nella casella spam. Tra questi ci sono quelli dell’Associazione Pro Vita & Famiglia. Non so perché. Li rimetto sempre nei messaggi normali. Ogni tanto firmo i loro appelli, più spesso li leggo velocemente. Questa volta penso che sia necessario ricopiare il loro messaggio. L’Utero in affitto è stato dichiarato reato universale dal Parlamento italiano. Adesso la proposta è arrivata al Parlamento Europeo. (Bandire l'Utero in Affitto in Europa è possibile. Pro Vita & Famiglia al Parlamento UE - YouTube )


Francois,

oggi posso raccontarti qualcosa che, pochi anni fa, sembrava semplicemente impossibile.

Nella sede del Parlamento Europeo, a Bruxelles, l’utero in affitto è stato messo pubblicamente sotto accusa come una nuova schiavitù del XXI secolo.

E Pro Vita & Famiglia c’era.

Io c’ero, insieme a Jacopo Coghe e a Maria Rachele Ruiu.

E, soprattutto, c’era anche la voce di tutti coloro che hanno firmato e condiviso questa petizione.

Siamo stati invitati al più grande evento mai organizzato in una sede dell’Unione Europea contro l’utero in affitto: il convegno “La maternità surrogata: una sfida etica e politica per l’Europa”, promosso dal gruppo ECR al Parlamento Europeo.

In quell’aula, davanti a parlamentari europei, esperti, giuristi e rappresentanti del mondo pro life di vari Paesi, Maria Rachele è intervenuta per dare voce:

alle donne sfruttate come “incubatrici”;

ai bambini trattati come prodotti su ordinazione;

alle migliaia di cittadini italiani che, come te, rifiutano questa barbarie travestita da “progresso”.

Ma non ci siamo limitati alle parole.

A margine del convegno, abbiamo consegnato personalmente alla Relatrice Speciale ONU sulla violenza contro le donne e le ragazze, Reem Alsalem, le oltre 22.000 firme raccolte in Italia a sostegno del suo Rapporto Speciale A/80/158, nel quale chiede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite un bando globale della maternità surrogata.

In questo momento ho pensato a tutte le persone che in questi anni hanno firmato, donato, condiviso le nostre campagne.

Quelle firme nelle sue mani erano anche le tue.

Negli ultimi dieci anni Pro Vita & Famiglia, insieme a te, ha portato avanti una battaglia che molti deridevano come “persa in partenza”:

manifestazioni e flash mob in tutta Italia;

campagne di affissioni censurate e poi difese in tribunale;

convegni, incontri pubblici, interventi in TV e sui social;

una petizione sostenuta da oltre 60.000 cittadini, che avevano già firmato contro l’utero in affitto in Italia e che ora portano questa battaglia anche a livello europeo.

Guarda il video dell’intervento e vedi con i tuoi occhi cosa abbiamo detto in tua rappresentanza.

Clicca su questa immagine per guardare il video

Tutto questo lavoro ha contribuito in modo decisivo al risultato storico del 2024: in Italia l’utero in affitto è diventato reato universale.

Oggi, con questo viaggio a Bruxelles, abbiamo portato quel risultato nel cuore dell’Europa.

Ma non ci fermiamo qui.

Come ha spiegato Maria Rachele nel suo intervento, è inaccettabile vivere in un mondo in cui:

si possono affittare moderne schiave per nove mesi, decidendo spostamenti, alimentazione, intimità;

si può perfino imporre l’aborto se il bambino non è “conforme” alle aspettative del committente;

i figli vengono manipolati, selezionati e venduti a ricchi acquirenti come prodotti di lusso.

Per questo chiediamo che l’Italia resti capofila anche a livello internazionale e che l’Europa faccia la sua parte, sostenendo un divieto assoluto dell’utero in affitto.

La buona notizia è che non siamo soli: al convegno erano presenti il ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, gli eurodeputati italiani Paolo Inselvini, Carlo Fidanza e Nicola Procaccini, la deputata Maddalena Morgante e numerosi esponenti pro life e pro family da tutta Europa.

C’è un fronte europeo che sta dicendo a voce alta: basta sfruttamento riproduttivo, basta bambini su commissione.

Ora però viene la parte più difficile: non possiamo abbassare la guardia.

Vuoi vedere cosa ha detto Maria Rachele e come siamo intervenuti davanti al Parlamento Europeo?

Guarda il video che abbiamo realizzato per dare voce a tutti noi che siamo contro l’utero in affitto.

Per continuare questa battaglia di civiltà, serviranno:

Nuove campagne di sensibilizzazione in Italia e in Europa, con affissioni, camion vela, manifesti, eventi pubblici e iniziative online.

Viaggi, incontri istituzionali e convegni per dialogare con parlamentari, governi, organismi internazionali e portare la voce di chi rifiuta che i bambini diventino “oggetti di contratto”.

Materiali informativi e video chiari e documentati, da diffondere nelle parrocchie, nelle associazioni, nelle piazze e sul web.

Studi giuridici e azioni legali per contrastare ogni tentativo di legittimare l’utero in affitto e difendere le leggi che tutelano la dignità della donna e del bambino.

Una comunicazione costante sui media, per smascherare la propaganda dell’industria della surrogata e far emergere la verità: nessun bambino nasce per contratto, nessuna madre è “incubatrice”.

Insieme possiamo costruire un Paese - e un’Europa - che protegge, non compra; che cura, non sfrutta; che difende i più fragili, invece di usarli.

Avanti tutta, per le mamme e i bambini!


Antonio Brandi

Presidente Pro Vita & Famiglia


P.S. A Bruxelles abbiamo messo sul tavolo, davanti alle istituzioni europee e all’ONU, una richiesta chiara: bando globale dell’utero in affitto.

Condividi questo video e fai conoscere ciò che abbiamo fatto davanti al Parlamento Europeo.


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1 commento:

  1. Sono contro l utero in affitto, ci sono milioni di bambini che aspettano di essere adottati, qst si...

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